Stranizza d'amuri storia vera, chi erano Giorgio Agatino Giammona e Antonio Galatola: delitto di Giarre tra i punti oscuri e dimenticanze
Stranizza d’amuri storia vera, chi erano Giorgio Agatino Giammona e Antonio Galatola: uccisi perché gay
Questa sera su Rai3 in prima serata andrà in onda il film che segna l’esordio alla regia di Beppe Fiorello, e Stranizza d’amuri storia vera, si ispira ad una drammatica vicenda realmente accaduta sebbene venga romanzata ed abbia delle differenze, a cominciare dal nome e dall’età dei protagonisti. Stranizza d’amuri, titolo che richiama una delle canzoni più struggenti e romantiche di Franco Battiato, è ispirata al delitto di Giarre (in provincia di Catania), l’uccisione di due ragazzi il 31 ottobre del 1980 perché omosessuali è una storia d’amore che ha un finale tragico a causa di pregiudizi e sulla quale non si è riusciti a fare pienamente luce.
Chi erano Giorgio Agatino Giammone e Antonio Galatola: i due giovani alla cui storia vera s’ispira Stranizza d’amuri. Giorgio, 25enne, era dichiaratamente omosessuale, all’età di 16 anni fu sorpreso in auto con un altro ragazzo e denunciato dai carabinieri. Antonio di anni ne avevo solo 17 ed aveva una relazione con Giorgio, i due in paese venivano chiamati ‘ziti’ ovvero ‘fidanzati’. I due giovani furono ritrovati morti mano nella mano e uccisi con un colpo di pistola alla testa, dopo essere scomparsi per due settimane. Le indagini sin da subito si scontrarono con un muro di omertà ad opera dei concittadini ed anche i giornalisti, giunti sul luogo quando la notizia si è diffusa, hanno avuto non pochi problemi.
Delitto di Giarre, la storia vera di Stramizza d’amuri: troppi punti rimasti oscuri nella morte di Giorgio ed Antonio
Stranizza D’Amuri storia vera si ispira al delitto di Giarre, all’uccisione di Giorgio Agatino Giammone e Antonio Galatola, ancora oggi avvolta da punti oscuri. All’inizio si ipotizzò che la morte dei due giovani potesse essere un doppio suicidio oppure un omicidio-suicidio. Pochi giorni dopo, però, avviene la svolta, Francesco Messina, nipote di Antonio, confessa di essere lui l’assassino e di averli uccisi sotto loro minaccia, furuno le vittime a chiedergli di sparargli perché non avrebbero mai potuto vivere serenamente e apertamente la loro storia d’amore.

Messina all’epoca aveva solo 13 anni per cui era impunibile ed inoltre ritrattò la sua versione due giorni dopo affermando di essersi dichiarato colpevole a causa delle forti pressioni subite dai Carabinieri. Un vero colpevole non è mai stato individuato, ma l’ipotesi più accreditata sia stato proprio il 13enne ad uccidere Giorgio e Antonio su incarico delle loro famiglie. La loro morte non fu vana e diede l’impulso per la nascita del primo circolo Arcigay a Palermo per la conquista dei diritti delle persone omosessuali e contro le discriminazioni.
Differenza Stranizza d’amuri storia vera e il film di Rai3
La differenza tra Stranizza d’amuri storia vera e il film di Beppe Fiorello trasmesso questa sera su Rai3 risiede principalmente in alcuni dettaglio. I protagonisti del film sono entrambi adolescenti (di 16 e 17 anni) e si chiamano Gianni e Nino, la vicenda è ambientata nel 1982, quindi due anni dopo il vero fatto cronaca. Per il resto è abbastanza fedele, il film lascia emergere tutto il pregiudizio che regnava nei confronti nelle persone omosessuali e che ancora oggi non si è sradicato del tutto, la mancanza di diritti e tutele e l’omertà e la vergogna dell’interno paese nei confronti di una giovane coppia.
