Alessandro Impagnatiello, chi è il reo confesso killer di Giulia Tramontano: questa sera il caso protagonista della trasmissione "Nella mente di Narciso"
Tra i casi più discussi degli ultimi anni, il femmincidio di Giulia Tramontano sarà protagonista della puntata di questa sera del programma “Nella mente di Narciso” con la criminologa Roberta Bruzzone che ci porterà alla scoperta della mente di Alessandro Impagnatiello, il reo confesso killer che ha accoltellato 37 volte la (ormai chiaramente ex) fidanzata, uccidendo anche il piccolo Thiago del quale la 28enne era incinta da sette mesi, prossima al parto.
Prima di arrivare ad Alessandro Impagnatiello, certamente utile è ricordare che il femminicidio di Giulia Tramontano risale al maggio del 2023: inizialmente fu proprio il fidanzato a sporgere denuncia raccontando che la ragazza era sparita nel corso della giornata del 28 quando lui si trovava al lavoro; mentre dopo alcune prove abbastanza evidenti a suo carico, fu arrestato il 31 maggio, con gli inquirenti che ottennero una piena confessione.
Descritto come un bravo ragazzo da chi lo conosceva, di Alessandro Impagnatiello sappiamo praticamente solo che era impiegato come barman in alcuni locali di lusso di Milano e che aveva avuto già un figlio dalla compagna che frequentava prima di Tramontano; mentre il piccolo Thiago – che sarebbe, appunto, nato circa un paio di mesi dopo l’omicidio – sarebbe stato il primo figlio della coppia, residente all’epoca in quel di Senago.

Perché Alessandro Impagnatiello ha ucciso Giulia Tramontano: la doppia vita del barman ostacolata dal figlio Thiago
Il motivo che ha spinto Alessandro Impagnatiello a uccidere la sua fidanzata era stato ricostruito già poco prima del suo arresto dato che gli inquirenti avevano scoperto che da tempo intratteneva una relazione parallela con una collega che era rimasta – peraltro – incinta e che lui stesso aveva costretto ad abortire: l’ipotesi è che Giulia avesse scoperto della relazione poco prima dell’omicidio e che la sera del 27 maggio – ovvero quando è stata uccisa – aveva chiesto chiarimenti ad Alessandro Impagnatiello.
Non solo, perché dalle risultanze delle indagini si è anche scoperto che l’amante di Alessandro Impagnatiello aveva personalmente contattato la stessa Giulia per un incontro nel quale le avrebbe rivelato dei frequenti tradimenti: non potendo sopportare di vedere la sua vita (apparentemente) perfetta e vedendo sia la fidanzata che il figlio che sarebbe nato di lì a poco come un vero e proprio ostacolo; il barman avrebbe deciso di rimuoverli entrambi dalla sua vita.
Data la sua confessione, si è arrivati presto al processo a carico di Alessandro Impagnatiello con l’ipotesi di omicidio volontario pluriaggravato dalla premeditazione, dalla crudeltà e dal legame con la vittima, oltre che di interruzione di gravidanza non consensuale e occultamento di cadavere: in primo grado è stato condannato all’ergastolo, poi confermato anche in appello salvo per il fatto che i giudici hanno fatto cadere l’aggravante della premeditazione; mentre è di pochi giorni fa la notizia che il Tribunale gli avrebbe negato il percorso di giustizia riparativa.
