A volte lavorare durante le festività è un obbligo. Ecco i casi citati dalla Corte di Cassazione durante gli anni.
Spesso lavorare durante le festività è un’opportuna per poter guadagnare di più, ma per qualcuno è anche una forma di “stress” a cui non sarebbe disposto prestarsi. Per la Cassazione però, occorre valutare il caso per poter ammettere o meno un rifiuto.
Ad aver messo alla luce la questione è stata la Corte di Cassazione con il protocollo di domanda “173832” e risalente allo scorso 28 giugno, in cui si è pronunciata in modo specifico sull’obbligatorietà di dover lavorare anche durante le feste. Vediamo in quali casi.
Lavorare durante le festività è un obbligo?
Esistono situazioni in cui lavorare durante le festività è obbligatorio e il dipendente non può astenersi. Secondo la Cassazione questo potrebbe accadere nel caso in cui tra lui ei l datore di lavoro esista un accordo firmato inizialmente.
Ma non solo, perché andrebbe valutato anche il mandato che il dipendente ha firmato in relazione agli accordi sindacali, che proprio gli stessi avrebbero potuto scrivere in modo esplicito di “non poter rinunciare al lavoro durante i giorni di festa“.
La maggiorazione dello stipendio durante le feste non sempre sarebbe appunto, un incentivo per convincere il dipendente a svolgere l’attività anche nei giorni calendarizzati “rossi”. Tuttavia, in caso di accordi tra “capo e impiegato”, le clausole vanno rispettate.
Le conseguenze di un rifiuto “non ammesso”
In diversi casi e negli anni la Cassazione ha specificato che in presenza di accordi scritti ed individuali, o patti in riferimento ai sindacati, il lavoratore potrebbe esser costretto a dover dire “sì” anche nei giorni di festa.
Così come è accaduto ad esempio il 7 Agosto di 10 anni fa, nel 2015, la Legge aveva multato una dipendente di un’azienda che durante un giorno di festa – diverso dalla domenica – aveva rinunciato al lavoro.
L’organo giurisdizionale anche in quell’occasione ha ribadito che è indispensabile che venga sottoscritto un accordo tra le parti (datore e impiegato) in cui viene inserita una clausola specifica dove si prevede oppure no l’obbligo di accettare o rifiutare di lavorare durante le feste.
