Riforma pensioni 2025, l'Usb si prepara allo sciopero di fine mese e il Cods decide di avviare una class action
RIFORMA PENSIONI 2025, LE RICHIESTE DELL’USB
L’Unione sindacale di base si prepara allo sciopero generale del 28 novembre contro la Legge di bilancio, una manovra definita di guerra dove ogni euro speso in armi è da considerarsi tolto a scuola, sanità, pensioni e lavoro. L’Usb ritiene anche inaccettabile l’aumento dei requisiti pensionistici, che dovrebbero fermarsi, per quanto riguarda l’età pensionabile, a 62 anni. Intanto il Comitato Opzione donna social ha deciso di avviare una class action per evitare che ci siano delle discriminazioni nell’accesso a Opzione donna, che tra l’altro non verrà prorogata. Infatti, a Opzione donna possono accedere le donne licenziate, ma solo se le loro aziende hanno una tavolo di crisi ministeriale attivo. È alto, quindi, il rischio di discriminazioni ingiustificabili.

RIFORMA PENSIONI 2025, LA PROPOSTA DI UNA TASSA SUI ROBOT
Se in Italia c’è chi vorrebbe cancellare il meccanismo di adeguamento dei requisiti pensionistici all’aspettativa di vita, come il Partito democratico, in Germania, come riporta Il Foglio, c’è che (l’economista Guido Raddatz) invece ritiene sia un sistema sensato che andrebbe implementato anche a Berlino. Torna intanto a farsi strada l’ipotesi di tassare i robot per pagare le pensioni. Il Giornale di Brescia spiega che un gruppo di commercialisti bresciani ha presentato una proposta in tal senso a Roma durante un convegno negli scorsi giorni. Va specificato che, in base alla proposta, verrebbero tassati solamente quei macchinari o sistemi digitalizzati introdotti dalle imprese per sostituire lavoratori in carne e ossa.
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