Eric Trump racconta la vita della sua famiglia nel suo libro e accusa gli avversari politici del padre di volerlo distruggere
Eric Trump, terzo figlio del presidente degli Stati Uniti, ha da poco pubblicato il suo libro intitolato “Under Siege: My Family’s Fight to Save Our Nation“, nel quale racconta la storia della sua famiglia, di suo padre e di come negli anni abbia dovuto lottare contro gli avversari che, prima nel settore aziendale finanziario e poi politico, hanno sempre cercato di distruggerlo. In una intervista al quotidiano The Telegraph, ha approfondito alcuni episodi personali, che vanno dall’infanzia al periodo attuale, descrivendo nei dettagli la sua educazione e i suoi rapporti con i genitori e i fratelli.
Partendo proprio dalla tragedia sfiorata dell’attentato avvenuto il 13 luglio 2024 in piena campagna elettorale, Eric ricorda le emozioni di quei momenti, la vulnerabilità vedendo il sangue sul viso del padre e cercando di capire se fosse stato ferito al petto: “Conoscevo ogni persona su quel palco, vederli addosso alla persona che amo più di chiunque altro mi ha fatto sentire impotente“, aggiungendo: “Tutti ci definiscono come dei bulli, ma in realtà siamo noi ad avere il bersaglio sulla schiena“.

Eric Trump: “Io non ho mai preso neanche una multa mentre Hunter BIden aveva affari loschi in tutto il mondo”
Nel ricordare l’attentato al padre Donald, Eric Trump approfitta per accusare una parte della sinistra in America, che attraverso una guerra di odio che da sempre porta avanti nei confronti di tutta la famiglia, cerca in tutti i modi di distruggerla sia dal punto di vista politico che finanziario raccontando: “Hanno tentato di toglierci la voce, mandarci in bancarotta, imbavagliarci“, e aggiunge, “Ma soprattutto volevano che mio padre morisse“. “Eppure“, prosegue, “Io non ho mai dato loro filo da torcere, sono un uomo che non ha mai preso neanche una multa per eccesso di velocità, metto i miei figli a dormire alle 20 e 45 recitando le preghiere“, poi il riferimento e il paragone è in particolare con Hunter Biden, di cui dice: “Lui aveva affari loschi in tutto il mondo, un portatile infernale“.
Parlando dei genitori e del rapporto che aveva con loro durante l’infanzia, ha scritto nel suo libro: “Mia madre era caviale e champagne mentre mio padre carne e patate“, soffermandosi poi sul problema dell’alcolismo in famiglia e sull’episodio che più di tutti ha influenzato la vita di Donald Trump, la morte del fratello, afferma: “Parla sempre di lui come dell’uomo più bello che abbia mai incontrato, e amava suo fratello che poi è semplicemente caduto in qualcosa che ha tormentato così tante persone“. Della mamma Ivana invece ricorda quel giorno della drammatica morte: “Ho visto la progressione discendente più avanti nella sua vita, e ho trovato il suo cadavere, nella sua casa, in una pozza di sangue“.
