Strage del Bataclan, 13 novembre 2015: sono passati 10 anni da quei tragici eventi e la Rai ha voluto ricordarli con uno speciale
La Rai torna oggi sui drammatici eventi del Bataclan, la strage del 13 novembre 2015 di Parigi. Viene ricordato come uno degli episodi che ha segnato la storia moderna, secondo forse solo alle Torri Gemelle, a conferma di quanto quei fatti segnarono la vita di moltissime persone. Quella sera di quasi una decade fa, presso il noto teatro della Ville Lumière, si doveva tenere un grande concerto, come molte altre sere del resto.
Si stava esibendo la band rock americana Eagles of Death Metal, e la serata stava proseguendo a suon di chitarra elettrica e batteria, fino a quando tre uomini hanno iniziato a sparare sulla folla. Si trattava di tre membri dell’ISIS, lo Stato Islamico, che dopo aver fatto irruzione nel teatro Bataclan estrassero i fucili e compirono una strage.
STRAGE DEL BATACLAN: IL TEATRO DI PARIGI SI TRASFORMO’ IN UNA TOMBA
Quel luogo chiuso si rivelò di fatto una vera e propria tomba per i presenti, che andarono nel panico non riuscendo a fuggire e a mettersi in salvo. Alla fine ne morirono 90, con decine di feriti, per una delle stragi terroristiche in Occidente più gravi di sempre. Il tutto iniziò alle ore 21:40 del 13 novembre 2015, quando i terroristi entrarono nella sala principale del Bataclan dove in quel momento vi erano circa 1.500 persone.
Fu un’azione tutt’altro che lampo, visto che gli stessi criminali spararono per ore, tenendo in ostaggio i presenti, anche perché nessuno all’esterno si accorse di nulla per diverso tempo. Quando le forze dell’ordine fecero irruzione nel teatro, i morti erano già quasi un centinaio e, fortunatamente, alla vista dei corpi speciali francesi i tre terroristi si fecero saltare in aria, azionando le cinture esplosive che indossavano, mettendo quindi in preventivo fin dall’inizio un attentato suicida.

STRAGE DEL BATACLAN E GLI ATTACCHI A PARIGI: 130 VITTIME
Purtroppo il Bataclan non fu l’unico teatro della strage, visto che nella serata del 13 novembre 2015 andarono in scena diversi attacchi in vari luoghi di Parigi, che alla fine causarono ben 130 morti, fra cui anche l’uccisione di Valeria Solesin, ricercatrice italiana originaria di Venezia, che si trovava proprio nella capitale francese durante quei tragici eventi.
A una decade da quell’orrore, la Francia ha ricordato a lungo in questi giorni la strage del Bataclan, e Le Parisien ha parlato con una sopravvissuta, la 36enne (all’epoca 26enne) Lydia Berkennou, che quel giorno si trovava proprio al Bataclan e che fortunatamente riuscì a sfuggire. Quell’evento ha segnato profondamente la sua esistenza: “Vado dagli psicologi, prendo farmaci, ma non c’è davvero soluzione.
Ho ancora incubi: vengo aggredita, io o la mia famiglia. Cerco di avvertire la gente, ma non mi ascoltano. È quello che ho provato lasciando il Bataclan quella notte”, ha raccontato. Si tratta solo di una delle numerose persone che sono state costrette a ricorrere a delle cure psicologiche dopo aver vissuto in prima persona quell’orrore.
