La giornalista Francesca Mannocchi sarà ospite alla trasmissione Splendida Cornice e si racconterà tra lavoro e tornando sicuramente sulla malattia
Francesca Mannocchi è una delle ospiti della trasmissione Splendida Cornice che andrà in onda giovedi 20 Novembre 2025 in prima serata. Parliamo di una nota giornalista e scrittrice italiana che racconterà alcuni aspetti della sua carriera nonchè qualcosa sulla sua vita privata e tornerà probabilmente anche sulla sua malattia.
Francesca Mannocchi nasce a Roma il 1 Ottobre 1981 e studia fin da piccola coltivando le sue passioni. Si laurea giovanissima in Storia del Cinema e poi lavora come giornalista con realtà importanti come Rai, Sky ma anche straniere come The Guardian e Al Jazeera. Negli anni la donna si è occupata molto di guerra e in particolare della situazione in Medio Oriente.
Nel corso della sua carriera Francesca ha fatto vari reportage di guerra, raccontando in primo piano situazioni difficili come quelle in Iraq, Libia, Libano ma anche Siria ed Afghanistan. Nel 2018 ha fatto un documentario sull’Isis, capolavoro raccontato nel corso della mostra di Venezia.
Francesca Mannocchi è sposata? Le ultime sulla sua vita
Francesca Mannocchi è molto riservata ma allo stesso tempo sappiamo che è legata da anni con il fotoreporter Alessandro Romenzi ed hanno un figlio di nome Pietro. La donna combatte da tempo la sclerosi multipla, una malattia che lei combatte con ardente e ha raccontato in varie occasioni. Nel corso di un’intervista al Corriere la donna ha raccontato:

“Una mattina mi svegliai che non sentivo oltre metà corpo, decisi di andare dal dottore per una risonanza magnetica e lui subito mi gelò, uscii con Alessandro dalla clinica ed entrambi iniziammo a piangere”. Negli anni però la donna è riuscita ad accettare la malattia e nel corso dell’intervista ha poi svelato:
“Questa malattia è diventata un nuovo strumento per guardare e raccontare il mondo con un linguaggio diverso. La mia malattia e la guerra sono simili, amplifica al massimo sia il bene che il male” e la donna ha paragonato poi sempre questa malattia alla guerra sottolineando: “Si amplifica quando stai bene e quando stai male, ma attorno a questa malattia c’è la rabbia, la stessa che hanno le madri che aspettano il figlio che torna magari da giocare con gli amici e se lo vedono restituire con un telo bianco perchè gli hanno sparato”, il paragone della donna.
