Sant'Ambrogio fu un politico e un giurista e divenne Vescovo per acclamazione, ancor prima di prendere i voti: scopriamo la vita del Patrono di Milano
Sant’Ambrogio, l’uomo che divenne Vescovo di Milano da laico
Sant’Ambrogio è ricordato nel calendario liturgico il giorno 7 dicembre ed è considerato uno dei più importanti dottori della Chiesa Cattolica d’occidente.
Ambrogio era originario di Treviri in Germania e la sua era una famiglia appartenente alla ricca gens romana Ayrelia. Quando all’improvviso suo padre , governatore delle Gallie, morì, Ambrogio e sua sorella Marcellina partirono per Roma: qui il giovane studiò molto, diventando una abilissimo oratore e avviandosi nella carriera legale.
I suoi successi arrivarono alle orecchie di Valentiniano, tanto che l’imperatore nel 370 nominò Ambrogio governatore di Milano.
Ricoprì questa carica per 4 anni, mostrandosi come un uomo dedito al prossimo e ai bisognosi.
Nel frattempo la sede episcopale di Milano rimase vacante e feroci furono i contrasti tra gli ariani e i cattolici circa il nuovo vescovo: Ambrogio cercò di sedare gli animi, ma il suo ingresso fu accolto da un fanciullo al grido “Ambrogio vescovo!”. Tutti si trovarono d’accordo con il bambino e così fu nominato vescovo ricevendo il battesimo e divenendo sacerdote.
L’uomo donò tutti i suoi aver agli indigenti e alla stessa chiesa: si impegnò nella lettura e nella scrittura di testi sacri, nella predicazione, nella conversione di personalità come Sant’Agostino d’Ippona e nella costruzione di basiliche.
Pregevole fu poi il ruolo di Ambrogio nel contrastare l’arianesimo, che negava la natura divina del Cristo, ma soprattutto nell’indurre al pentimento Teodosio, reo di aver ordinato la strage di innocenti a Tessalonica nel 390.
Ambrogio non cedette nemmeno una chiesa agli ariani e si narra che il vescovo inventò i soavi canti antifonali per tenere svegli i fedeli occupanti delle chiese.
Ambrogio morì nel 397 e le sue spoglie sono conservaste nella cripta della Basilica di Sant’Ambrogio a Milano, eretta nel VI secolo.
Le celebrazioni per Sant’Ambrogio, grande festa a Milano di cui è Patrono
Il 7 dicembre a Milano Sant’Ambrogio è celebrato con la Santa Messa in Basilica con tanto di discorso alla città e con eventi collaterali come la Prima del Teatro alla Scala e la Fiera degli Oh Bej! Oh Bej! in Piazza Castello, con centinaia di bancarelle ricolme di balocchi, addobbi natalizi, presepi e leccornie come ul firun (collana) di castagne. Il nome della fiera ricorda l’arrivo in città di Giannetto Castiglione che, nel 151, per ingraziarsi il popolo, donò balocchi e dolcetti, tra esclamazioni dei milanesi “oh bej, oh bej!”.
Anche Alassio e Morazzone celebrano Sant’Ambrogio, mentre a Stresa per l’occasione vengono accesi falò e distribuito il vin brulè sul Lungolago.
Milano, capoluogo lombardo, ha come suo Patrono Sant’Ambrogio: la città della moda e della finanza ha il suo luogo simbolo nello spettacolare Duomo tardo-gotico in cima al quale svetta la Madonnina dorata. Non lontano ecco il Palazzo dell’Arengario sede del Museo del Novecento e l’elegante Galleria Vittorio Emanuele II del XIX secolo, oltre la quale si arriva al Teatro La Scala.
Tra i musei più importanti della città spiccano la Pinacoteca Brera, ricca di opere di Raffaello, Mantegna e Caravaggio, ma soprattutto il Museo del Cenacolo Vinciano nella chiesa di Santa Maria delle Grazie, che conserva l’Ultima Cena di Leonardo da Vinci.
Gli altri Santi del giorno
Oltre a Sant’Ambrogio, si festeggiano il 7 dicembre Sant’Atenodoro, Santa Fara, San Pietro Baietta, Sant’Urbano di Teano , San Sabino di Spoleto, San Carlo Garnier, San Simeone di Vancé e Beata Aurora Lopez Gonzalez.
