L’“armistizio” raggiunto nella guerra tra le procure di Salerno e Catanzaro solleva ulteriori interrogativi sulle logiche che governano un potere corporativo e autoreferenziale, e rende ancor più necessaria una riforma del pianeta giustizia, e in particolare della magistratura. Contrario, come lo è sempre stato, alla distinzione delle carriere, l’ex presidente della Camera Luciano Violante è comunque favorevole ad una riforma del Csm, ed è convinto che la riforma della giustizia vada fatta «in un quadro di riforme costituzionali complessive»