Per il 2010 segnatevi in calendario la presentazione del nuovo piano strategico 2010-2014 che sarà svelato in primavera e che potrebbe portare novità interessanti
Stanno per tornare nuovi incentivi alla rottamazione. Ma è giusto interrogarsi sul rapporto tra i vari governi e la Fiat, unica casa automobilistica a conservare in Italia molte produzioni dirette
L’incontro di ieri tra Marchionne e Scajola ha rilanciato l’idea di nuovi incentivi. Ma ancora una volta le buone intenzioni rischiano di lastricare la via per l’inferno
Oggi l’incontro tra l’ad della casa torinese e il ministro per lo Sviluppo economico sul futuro di Termini Imerese e degli incentivi auto. Per l’occasione converrebbe recuperare una massima di Gramsci
Se le cose dovessero andare male oltreoceano, spiega FRANCO SARO, il fallimento trascinerebbe in guai serissimi anche il Lingotto. Non si potrà innestare la retromarcia come ha fatto Daimler qualche anno fa e battere in ritirata
L'economia americana in ripresa investe anche le case automobilistiche Usa, che sembrano prendere vigore anche grazie agli incentivi dello Stato. In che contesto si dovrà muovere Fiat? Sarà questo nuovo scenario un bene per i lavoratori italiani?
Nelle ultime settimane, il titolo di Fiat ha tenuto un andamento singolare in Borsa. I dati trimestrali comunicati mercoledì non aiutano però a chiarire i dubbi sul futuro del Lingotto
Il manager italo-canadese è pronto a presentare il suo piano per il nuovo gruppo automobilistico. Un percorso lungo e difficile ma che offre grandi opportunità per conquistare i mercati internazionali
L’amministratore delegato di Fiat, Sergio Marchionne, ha aperto il dibattito sulla possibilità di prorogare gli incentivi auto anche nel 2010. Ma il mercato dell’auto si può sostenere anche in un altro modo
Ora la priorità dell’amministratore delegato del Lingotto, Sergio Marchionne, è quella di digerire l’integrazione di Chrysler, ma il dossier Opel, nonostante le smentite ufficiali, resta sul tavolo
L’obiettivo sopravvivenza non è garantito, se è vero che coincide con la produzione di 5-6 milioni di vetture l’anno. E dopo la mancata chiusura con Opel, l’operazione Fiat-Chrysler è un’incompiuta che richiede non solo una strategia, ma anche tanti soldi
Dopo l’estate il Lingotto, oltre a dover proseguire la sua exit strategy dalla crisi attraverso il consolidamento di alleanze e fusioni, dovrà affrontare il nodo sindacale, anch’esso impegnativo
Una cosa è certa: la Fiat non ha ancora issato bandiera bianca nell’assalto a Opel. Intanto il Lingotto si prepara a un nuovo confronto con i sindacati italiani
Due certezze spingono Fiat in un settore auto sempre più accidentato. Il resto è una nuvola nera che annuncia tempesta, ma a bagnarsi questa volta potrebbe non essere il Lingotto
Intanto che Machionne si insedia alla guida di Chrysler, Oleg Deripaska, proprietario di Gaz, ha trovato un accordo con Generali su Ingosstrakh, assumendo come intermediario d'affari Banca Leonardo di Gerardo Braggiotti. Nella quale Exor ha una quota rilevante…
Nel pomeriggio di ieri la Corte suprema usa ha respinto il ricorso dei fondi e l’accordo è stato perfezionato. Marchionne è Ad Chrysler. La sfida per far tornare competitiva la casa di Auburn Hills è finalmente aperta e Fiat - dice FRANCESCO FORTE - ha le carte per vincerla
Se la crisi lascerà spazio a una ripresa più forte e rapida di quanto ora sia lecito sperare, Fiat guadagnerà tempo per poter trovare una soluzione definitiva
Nel giro di poche ore la porta tedesca che sembrava serrata per sempre si riapre improvvisamente e quella sudamericana si chiude. O almeno diventa un molto più stretta