Mentre si attendono le mosse della Bce, l’economia dell’Eurozona continua a rallentare e l’Italia prepara la sua Legge di stabilità. Il punto con ENRICO COLOMBATTO
Ha trovato poca attenzione quel che è emerso l’altro ieri nella presentazione delle stime sulla crescita globale del Fondo monetario internazionale. Ce ne parla STEFANO CINGOLANI
Si avvicina l’elaborazione della Legge di stabilità. GIUSEPPE PENNISI ci mostra tre linee guida che dovrebbero ispirare il Governo per cercare di stimolare la ripresa dell’Italia
Per LUIGI CAMPIGLIO, la vera svolta sarebbe una dichiarazione dei leader europei: la vera priorità è l’occupazione. Ma questo finora non è stato fatto da nessuno, Italia compresa
L’unica vera stimolazione economica in atto nell’Eurozona è la svalutazione competitiva dell’euro pilotata dalla Bce. CARLO PELANDA ci spiega quali effetti può avere per l’Italia
Per LUIGI CAMPIGLIO, la Germania è la sola che può aumentare il reddito delle famiglie tedesche, e quindi stimolare la domanda interna e far crescere gli scambi con gli altri Paesi europei
Mentre Draghi parla di ripresa che perde slancio e l’Istat rivede i dati del Pil, un report di Morgan Stanley lancia un nuovo allarme per l’Italia. Ce ne parla MAURO BOTTARELLI
Per UGO ARRIGO, le nuove statistiche non devono farci dimenticare le enormi risorse che vanno perse nel passaggio tra la raccolta di tasse e l’offerta di servizi pubblici
Si discute di articolo 18, Jobs Act e riforme fondamentali per il Paese. Ma c’è qualcosa di più importante, ci spiega GIUSEPPE SABELLA, per il futuro dell’Italia
Sull'Italia pesano ancora le pesanti previsioni dell'Ocse, che hanno tagliato le stime sulla crescita del Pil. Intanto si attendono gli interventi della Bce. SERGIO DE NARDIS (Nomisma)
Per FRANCESCO FORTE, l’Italia rischia il commissariamento perché non ha fatto le riforme, ma prevedere il -0,4% risulta forse un po’ troppo pessimistico alla luce del primo semestre
Il Governo sembra intenzionato a tagliare le tasse e la spesa pubblica. C’è da credere a Renzi e Padoan? Per CARLO PELANDA il premier si sta giocando il tutto per tutto
Come mai l'Eurozona è l'unica regione del mondo che rimane in crisi? Secondo CARLO PELANDA, per risolvere i maggiori problemi europei servirebbero almeno due azioni forti. Ecco quali
Per MARCO FORTIS, a pagare finora in Italia è stato soprattutto il settore privato. E’ grazie a quest’ultimo se abbiamo un avanzo primario del 2,3% del Pil, pari a quasi 40 miliardi
Dopo il Consiglio dei ministri di venerdì, spiega GIUSEPPE PENNISI, la situazione per l’Italia non è migliorata. Occorrono dei provvedimenti più incisivi da parte del Governo
La deflazione crescente in Europa sta aiutando Draghi a vincere le resistenze tedesche. La Bce potrà così intervenire e l’Italia averne un giovamento, spiega CARLO PELANDA
Ieri il Governo ha dato il via alle prime riforme dei 1.000 giorni, ma contemporaneamente sono arrivati dati preoccupanti sull’economia. Il commento di UGO BERTONE
Dalla Banca centrale europea, da Bruxelles e dal governo sono in arrivo misure per contrastare la crisi. CARLO PELANDA ci aiuta a capire che effetti potranno avere in Italia
Come spiega ALBERTO BAGNAI, i nuovi parametri sul calcolo del Pil includono la ricerca, ma anche spaccio e prostituzione, eppure non basteranno a far ripartire l’economia
L’Europa sembra non voler cambiare linea economica. Eppure i numeri più recenti sono lì a dimostrare i disastri causati nei diversi paesi. L’analisi di GIOVANNI PASSALI
Renzi, spiega CARLO PELANDA, ha dovuto adeguare la sua agenda alle richieste presentate da Draghi, che di fatto è il vero premier e ministro dell’Economia, pur in ombra
Per ANTONIO MARIA RINALDI, le rigidità europee che impediscono a ciascun Paese di tarare la sua politica economica sulle proprie esigenze hanno di fatto creato una crisi irreversibile
I dati sull’economia dell’Eurozona sono sconfortanti, ma ridimensionano anche il calo del Pil avvenuto in Italia nel secondo trimestre. L’analisi di UGO BERTONE
Per GIULIO SAPELLI, l’Italia è ufficialmente in deflazione e la Germania ci entrerà presto, la Bundesbank ne ha già preso atto e solo Draghi continua a rimandare decisioni sempre più urgenti
L’Italia è tornata in recessione. La cosa non sorprende CLAUDIO BORGHI AQUILINI, che ci spiega come risollevare l’economia del Paese in attesa di uscire dall’euro
La Bce sembra pronta a smuovere l’economia, purché le imprese siano in condizioni di ripartire, cosa che appare difficile in Italia. L’analisi di CARLO PELANDA
Con una nuova discesa del Prodotto interno lordo, che ha raggiunto il livello peggiore da 14 anni, l’Italia è tornata in recessione. Il commento di STEFANO CINGOLANI
Oggi l’Istat comunicherà il dato relativo al Pil del secondo trimestre. Per UGO ARRIGO occorrono delle riforme imponenti per cercare di creare opportunità di ripresa per il Paese
Secondo la stima dell'Istat diffusa poco fa, il Pil italiano è diminuito dello 0,2% rispetto al trimestre precedente. La nuova recessione è colpa di Renzi? Il commento di GIANNI CREDIT
Affiorano nuove proposte per ridurre il debito pubblico, visto come il male che impedisce la crescita del Paese. Ma per GIULIO SAPELLI si tratta di un abbaglio
L’inflazione è in calo, la disoccupazione resta alta e le prospettive sul Pil non sono promettenti: questo però succede solo in Italia. L’analisi di UGO BERTONE
Il Pil degli Stati Uniti fa un importante balzo in avanti. Crescono anche alcuni paesi europei, ma l’Italia di Renzi resta immobile. L’analisi di STEFANO CINGOLANI
Per PAOLO PRETI, l’Italia è un Paese in cui le poche risorse a disposizione sono assorbite dal Fisco, senza che questi soldi siano poi reinvestiti per realizzare infrastrutture e crescita
Le recenti misure del Governo per sbloccare e far diventare più competitivo il sistema economico in realtà lo rendono meno attrattivo. CARLO PELANDA spiega perché
Per OSCAR GIANNINO, un maggiore realismo avrebbe consentito al nostro governo di mostrare in sede Ue che il problema è comune anche se noi continuiamo a essere quelli che stanno peggio
Gli Usa dimostrano che l’energia può essere un driver della crescita economica. L’Italia sembra però aver problemi a percorrere questa strada. L’analisi di UGO BERTONE
Per FRANCESCO FORTE, il tasso di cambio per l’Italia è troppo alto in relazione ai salari troppo rigidi. Il nostro Paese sta quindi perdendo colpi e rischia la deindustrializzazione
I dati macroeconomici che arrivano dall'Italia e dall'Europa non sembrano essere confortanti circa le possibilità di ripresa. Ne abbiamo parlato con MARCO FORTIS
Per LUIGI CAMPIGLIO, le crisi in Ucraina e medio Oriente riducono le esportazioni italiane aumentando i rischi che la crescita della nostra economia quest’anno sia ridimensionata
La crescita del Pil nel 2014 sarà molto modesta. Secondo CARLO PELANDA, le cose andranno meglio nel 2015, ma non per merito delle politiche adottate dal Governo
Dopo i risultati poco positivi del primo semestre c’è da chiedersi se la ripresa arriverà davvero o se ci si ritroverà ancora in recessione. L’analisi di CARLO PELANDA
Per FRANCESCO FORTE, servono misure urgenti per ridare competitività alle imprese, a partire dalla riforma del mercato del lavoro e a regole per attrarre gli investimenti esteri
Ieri la riunione dell’Ecofin ha affrontato ancora il tema della flessibilità e delle riforme. Intanto però la ripresa si allontana. L’analisi di STEFANO CINGOLANI
Con la sigla D20 si indicano le banche di sviluppo del G20, sia regionali che nazionali e multilaterali. GIUSEPPE PENNISI ci spiega perché possono essere importanti per la ripresa
Il Centro studi di Confindustria ha tagliato le stime sull’economia italiana. Ciò nonostante promuove l’operato del Governo Renzi. Il commento di UGO BERTONE
La riflessione di MAURO ARTIBANI a partire da un dato molto eloquente: la spesa privata, quella delle famiglie italiane, attanagliate dalla crisi, vale il 60% del Prodotto interno lordo
Nonostante si parli di ripresa e gli spread dei paesi periferici europei siano in discesa, la realtà economica è diversa, spiega MAURO BOTTARELLI nella sua analisi
Mentre il Governo Renzi annuncia alcuni provvedimenti per la competitività delle imprese, qualcosa comincia a muoversi nel nostro Paese. Ce ne parla MARCO FORTIS
Per MARCO FORTIS, in una fase in cui lo spread è molto basso, bisogna cogliere l’occasione lanciando una serie di riforme che darebbero ai mercati la sensazione che l’Italia ha svoltato
Per FRANCESCO FORTE, l’Italia migliora rispetto a una situazione di partenza che è di declino. In aprile il nostro Paese accelera però si tratta di un recupero e non di un ulteriore aumento