Antonio Pagliano si è laureato in giurisprudenza con lode nell'Università degli Studi di Napoli Federico II, dove ha conseguito la specializzazione in diritto e procedura penale oltre al dottorato di ricerca in "teoria generale della finanza e del diritto tributario penale". E' attualmente professore aggregato in diritto processuale penale dell'Unione Europea nella facoltà di giurisprudenza della Seconda Università di Napoli, ora Università della Campania dove ha fondato, ricoprendo il ruolo di presidente, il primo spin-off universitario in materie giuridiche, denominato Grale, occupandosi di compliance integrata, antiriciclaggio e legalità. Il Grale ha erogato consulenza direzionale ad alcune delle principali aziende del paese, collaborando anche con la Commissione Gratteri e l'Anac. E' autore di oltre 30 pubblicazioni scientifiche e due lavori monografici. Ha partecipato in qualità di relatore a numerosi convegni scientifici italiani e internazionali. Esercita la professione di avvocato penalista presso il foro di Napoli, occupandosi in particolare della redazione di ricorsi alla Corte europea dei diritti dell'uomo. Feed Rss
C'è ancora molto da chiarire sulle stragi del '93. Nell'Italia del post-muro di Berlino si scatenò una torbida alleanza di forze che perseguivano obiettivi congiunti
L'anniversario della strage di Via D'Amelio arriva come un toccasana mediatico per la Premier Giorgia Meloni. Ecco perchè, e come, la trae d'impiccio anche da Nordio
Caso Santanchè, imputazione coatta per Delmastro, reazione di palazzo Chigi: una escalation in poche ore che mette a rischio ciò che serve ai cittadini
Il Governo non può affrontare di petto la riforma dell'ordinamento perché teme la magistratura o meglio l'Anm (che si riunisce oggi in assemblea). Lo scenario
La separazione delle carriere, punto programmatico di Nordio e del Governo, ha subito una battuta d'arresto. Il governo non può permettersi uno scontro con le toghe
La Cassazione ha smentito l'esistenza di una trattativa Stato-mafia. Ma i fatti e i depistaggi della strage di via D'Amelio sono tutti ancora da chiarire
Le motivazioni della sentenza del tribunale di Caltanissetta parlano chiaro: il depistaggio sulla strage di via D'Amelio fu promosso da uomini delle istituzioni
Una mozione unitaria del centrodestra in appoggio al Ddl Nordio e passata nel silenzio dei media contiene di fatto il manifesto del centrodestra sulla giustizia
Troppi politici gridano al complotto, mentre il massimalismo giustizialista continua a prosperare. Il nodo politica-giustizia cerca un nuovo equilibrio
Nordio Ha sbagliato comunicazione, ma conosce bene le intercettazioni e limitarne l'abuso è giusto. Nel frattempo si è compattato il fronte anti-garantista
Messina Denaro ha traghettato Cosa nostra nel duemila, ma non è stato capace, come Riina e Provenzano, di strutturarla. Ora però si è rotto un equilibrio
Per 30 anni la memoria di Borsellino è stata vilipesa per via giudiziaria. Ora che il depistaggio è stato accertato, si deve cercare nella giusta direzione
Riprendono le danze sulla riforma della giustizia, che molto probabilmente avrà una vita parlamentare molto sofferta. Ancora troppi i punti di tensione
Di Matteo ha bollato come incostituzionale la norma sull’improcedibilità contenuta nella riforma Cartabia sulla giustizia penale. Ma cade in un grave errore
La sanzione inflitta dal Csm agli ex consiglieri che si incontrarono con Palamara, Lotti e Ferri nel 2019 rappresenta una positiva inversione di tendenza
Se è ben chiara la necessità di cambiare la giustizia, appare però ancora difficile arrivare all'obiettivo. Serve la responsabilità civile e la valutazione dei magistrati
Giovanni Brusca è stato scarcerato in base a una legge dello Stato. Occorre evitare ogni propaganda e concentrarsi su altri aspetti tecnici, come le chiamate in correità
Il Recovery plan contiene la riforma della giustizia. Sulle dichiarazioni di principio tutti d'accordo. Sulle soluzioni, molto meno. Cosa farà la Cartabia con il Csm?
La ministra Cartabia ha illustrato in commissione il suo programma. Prudenza e realismo, niente sogni ambiziosi. Ma così la vera riforma ancora aspetta
Il governo Draghi si è diviso sulla prescrizione. Giusto, come intende fare la ministra Cartabia, affrontare il tema all’interno delle riforme del processo penale
È arrivato il momento in cui non si può più rimandare un serio tentativo di risistemazione, anche morale, dell’oramai asfittica macchina della giustizia
La condanna in primo grado di Profumo pone all’attenzione il balletto di norme in tema di “clausola etica” su requisiti di onorabilità e ineleggibilità nelle aziende di Stato
Il governo ha licenziato un ddl di riforma del sistema elettorale del Csm ribattezzato “Spazza-correnti”. Avviene il contrario: formalizza gli accordi sottobanco
La sospensione per un anno del codice appalti è un errore. Bisogna combattere la corruzione, vero freno allo sviluppo. Occorre pensare a una versione 2.0 dell’Anac
Durante un webinar dedicato alle istituzioni durante lo stato di eccezione, il presidente dell’Anac ha detto che le regole non si derogano e non si sospendono
Antonio Scurati ha denunciato l’intreccio perverso di valutazione esasperata, burocrazia, e logiche di mercato che ammala la nostra università. Come uscirne?
Messo in ombra dalla prescrizione, è arrivato finalmente dal Consiglio dei ministri il via libera al ddl delega sulla riforma Bonafede del processo penale
Come previsto la Consulta ha dichiarato illegittima la retroattività della legge “spazzacorrotti”. Con motivazioni ineccepibili. E un messaggio politico
L'inchiesta Palamara ha fatto emergere l'esigenza di riscrivere le regole di funzionamento, a partire dall'elezione, del Csm. Una proposta interessante
Solo l’introduzione di una “prescrizione processuale” a seconda dei gradi di giudizio o della sentenza può adeguatamente bilanciare l’introdotto blocco della prescrizione
Più che sulla prescrizione lo sforzo del ministero della Giustizia dovrebbe concentrarsi sulla riforma del processo penale, sospesa tra sistema accusatorio e inquisitorio
Raffaele Cantone lascia la guida dell’Anac, l'Autorità nazionale anticorruzione, ma il suo approccio realistico, basato sulla prevenzione, deve essere proseguito