Fabrizio Pezzani (Parma, 1948) si è laureato in economia e commercio all'Università di Parma nel 1973. Dapprima docente ordinario di ragioneria generale ed applicata, contabilità e analisi dei costi nell'Università di Parma, dal 2004 è stato ordinario di "Performance measurement nelle amministrazioni pubbliche e nelle istituzioni internazionali" presso l'Università Bocconi di Milano, dove dal 1995 ha insegnato anche "Programmazione e controllo delle amministrazioni pubbliche". Dal 2017 è in pensione, mantenendo un contatto di collaborazione in Università e Distinguished Professor in SDA-Bocconi. È membro della Commissione sui principi contabili delle amministrazioni pubbliche presso il ministero dell'Interno, del comitato scientifico della Fondazione Centesimus Annus pro Pontifice (Città del Vaticano); del comitato scientifico ed editoriale di varie riviste. (LinkedIn) |
Lo scontro sul sistema dei controlli esercitato dalla Corte dei Conti, specie quello preventivo, era inevitabile. Le soluzioni ci sono: vanno applicate
L'Italia non deve ratificare il Mes. L'intera trattativa di Italia e Ue dovrebbe consistere in un patto contro la finanza sregolata, contro la quale lo stesso Mes sarebbe impotente
Il crescente potere della finanza ha privato gli Stati Uniti della manifattura che è finita delocalizzata rafforzando in maniera incredibile la Cina (4)
La durata della guerra in Ucraina è legata al sostegno finanziario Usa. Ma i fondamentali degli States cominciano a traballare. E non basterà la Fed a risolverli
Con la creazione del petrodollaro, gli Stati Uniti hanno destabilizzato i Paesi importatori, anche se loro alleati, aprendo la strada poi al dominio della finanza (1)
Il sogno della cooperazione tra Stati che per millenni si sono combattuti svanito per interessi esterni. Così l'Europa ha finito per perdere autonomia e unione
La rivoluzione finanziaria avviata nel 1971 ha dato il via a una crescita della finanza senza ostacoli e a una concentrazione della ricchezza in pochissime mani
Per gli Usa la guerra in Ucraina rappresenta una formidabile occasione per aiutare l'economia. E per indebolire un'Europa senza testa e senza strategia
Lo sviluppo è davvero sostenibile solo se la sostenibilità è sociale, economica e ambientale. Perciò serve un nuovo concetto, declinato in un senso più umano
Nel mezzo del grande scontro per la ridefinizione degli equilibri globali, l'Italia deve temere per il suo basso livello di coesione e identità politica
Rileggere il classico di Hannah Arendt aiuta a capire l'attuale crisi. Un tempo segnato da perdita della struttura morale e pensiero unico tecnico-razionale