Javier Prades Lopez è nato a Madrid nel 1960. Sacerdote della Diocesi di Madrid. Laureato in Giurisprudenza (Universidad Autónoma de Madrid) e Dottore in Teologia (P.U. Gregoriana di Roma). Professore di Teologia Dogmatica della Facoltà di Teologia “San Dámaso" (Madrid). Direttore della «Revista Española de Teología». Responsabile delle attività extra-accademiche e Direttore del Dipartimento di Teologia Dogmatica della Facoltà "San Dámaso". Socio fondatore di "Asociación para la Investigación y la Docencia Universitas". Feed Rss
JAVIER PRADES riflette su una caratteristica dell'uomo contemporaneo, il rifiuto a riconoscere o accettare la gratuità. Da dove arriva e come si manifesta questa mentalità?
Nel suo ultimo lavoro, "Cosa nutre la vita? Expo 2015", il cardinale Angelo Scola spiega tutti i rischi insiti in una visione neopagana del creato. Il commento di JAVIER PRADES
Esce oggi per i tipi di Rizzoli "Vita di don Giussani" di Alberto Savorana. "Questo dialogo inevitabile con Giussani non è un ricordo, ma avviene dentro un rapporto presente". JAVIER PRADES
Angelo Scola mostra che lo Stato non è neutrale in materia religiosa. Quel che accade realmente è che la supposta neutralità finisce per diventare laicismo attivo. JAVIER PRADES
Al Meeting di Rimini viene presentata oggi la mostra su John Henry Newman. Il cardinale inglese raggiunse la certezza attraverso tre conversioni, come spiega JAVIER PRADES
JAVIER PRADES ha letto per il sussidiario “Buone ragioni per la vita in comune” di Angelo Scola: la proposta del Patriarca di Venezia per un contributo cristiano nella società
L’Occidente si trova davanti all’incontro-scontro fra uomini di cultura e religione diverse. Serve identificare ciò che è all’origine di ogni diversità pensabile, ciò che è esperienza elementare comune a tutti, per poter giudicare i modi di vita oggi presenti nella nostra società e ordinarli al bene comune
C’è una identità che precede tutte le differenze. Tale struttura originale, che chiamiamo «esperienza elementare», è il fondamento del dialogo e se la si nega, si nega il dialogo stesso