AUTORI / Julián Carrón

Julián Carrón nasce nel 1950 a Navaconcejo (Cáceres, Spagna). Viene ordinato sacerdote nel 1975 e nell’anno successivo ottiene la laurea in Teologia, con specializzazione in Sacra Scrittura, presso l’Università Pontificia Comillas. Consegue il dottorato in Teologia presso la Facoltà Teologica del Norte de España, a Burgos, nel 1984. Dal settembre 2004 si trasferisce a Milano, chiamato da don Luigi Giussani, fondatore del movimento ecclesiale di Comunione e Liberazione, a condividere con lui la responsabilità di guida dell’intero movimento. Il 19 marzo 2005 la Diaconia Centrale della Fraternità di Comunione e Liberazione lo nomina Presidente della Fraternità, quale successore di don Giussani, scomparso il 22 febbraio 2005. La stessa Diaconia Centrale gli rinnoverà il mandato nel 2008 per i successivi sei anni. Nell’aprile 2008 è stato nominato dal Santo Padre Consultore del Pontificio Consiglio per i Laici. È direttore della Collana «i libri dello spirito cristiano» presso la Casa Editrice Rizzoli e della Collana discografica «Spirto gentil», entrambe fondate da don Giussani. Julián Carrón was born in 1950 in Navaconcejo (Cáceres, Spain) and was ordained to the Roman Catholic Priesthood in 1975. He took a degree in Theology, with a specialty in Sacred Scripture, from the Università Pintificia Comillas. He earned his Ph.D. in theology from the Facoltà Teologica del Norete de España, in Burgos, in 1984. In 2004 he was called to Milan by Luigi Giussani, founder of the Catholic movement Communion and Liberation, in order to share with Fr. Giussani the leadership of the movement. In 2005 he was named President of the Fraternity, as successor to Fr. Giussani

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La tentazione del Natale

Riportiamo il testo integrale dell’articolo di Julián Carrón (Comunione e Liberazione) pubblicato su L’Osservatore Romano di oggi dal titolo La tentazione del Natale

Carrón su La Repubblica: Il Natale e la Speranza

Oggi vediamo segnali che preoccupano tutti, come se quello che ha sostenuto la nostra storia non potesse resistere all’urto dei tempi: un giorno sono l’economia, la finanza e il lavoro, un altro la politica e la giustizia, un altro ancora la famiglia, l’inizio della vita e la sua fine naturale. Davanti a tutto questo, nel Natale spunta un segno di speranza: «Egli si è mostrato, Egli personalmente», come ha detto Benedetto XVI

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