Luca Pesenti insegna Tecniche di programmazione del welfare locale all’Università Cattolica di Milano. È Direttore della ricerca della Fondazione ESAE e Direttore dell’Osservatorio Regionale sull’Esclusione Sociale della Lombardia. Svolge attività di ricerca e consulenza alle pubbliche amministrazioni sui temi della riforma del welfare, delle politiche famigliari e di conciliazione, delle politiche di contrasto della povertà. Fino al 2008 ha svolto attività di ricerca presso l’Istituto Regionale di Ricerca della Lombardia (IReR). Ha collaborato con la Commissione d’indagine sull’esclusione sociale del ministero del Welfare. È autore di numerosi articoli e pubblicazioni, tra cui i volumi “Il welfare in transizione” (2005) e “Politiche sociali e sussidiarietà” (2008).
Fa sensazione il dato dei poveri che hanno raggiunto la cifra di 8 milioni in Italia. Ma i numeri ci parlano davvero di un aumento così drammatico? Il commento di LUCA PESENTI
LUCA PESENTI ci parla della recente pubblicazione del Rapporto annuale ISTAT che mostra la perdurante condizione di indebolimento sociale ed economico delle famiglie italiane
Ieri l’Istat ha presentato il suo Rapporto annuale 2012, che contiene dati rilevanti anche sulle famiglie italiane. LUCA PESENTI commenta quelli più significativi
Un nuovo redditometro è lo strumento giusto per evitare le odiose incongruenze dei 'furbetti' dell'aiuto pubblico? LUCA PESENTI analizza la proposta e suggerisce alcuni accorgimenti
Aumenta il numero delle imprese che cura il benessere famigliare dei propri lavoratori, con la convinzione che ciò possa incidere sui livelli di produttività. Ce ne parla LUCA PESENTI
Non c'è pace per l'estrema destra italiana dopo la mobilitazione sul web per l'insediamento di un gruppo estremista inglese nella storica sede di Casa Pound. LUCA PESENTI
Il partito delle tasse è tornato operativo, commenta LUCA PESENTI e, soprattutto a Milano, saranno le famiglie dei ceti medi a dover pagare il conto salato presentato dalla Finanziaria
Il piano famiglia varato dalla Regione Lazio è un passo avanti deciso verso una politica di sostegno di cui l'Italia ha bisogno. LUCA PESENTI, ci spiega come proseguire su questa strada
Occorre un nuovo racconto dei ceti medi, per provare a capire cosa si sta muovendo dietro il sommovimento politico di questi mesi. Continua l'analisi di LUCA PESENTI
Dov’è finito il caro, vecchio ceto medio? Si moltiplicano le indagini che lo danno per disperso, “eroso”, in estinzione, e via dicendo. Ma è davvero così? Il commento di LUCA PESENTI
C’è un elemento comune tra i due ospiti di “Vieni via con me”, Luigi Bersani e Gianfranco Fini: consegnare la società civile italiana allo Stato. Il commento di LUCA PESENTI
La partita sul welfare che si gioca in Gran Bretagna riguarderà tutta l’Europa: la sfida, spiega LUCA PESENTI, è costruire un modello equo senza la pretesa dell’universalismo
La povertà è aumentata. Non lo dicono solo i numeri di Caritas e Istat, che ragionano in termini di povertà relativa, spiega LUCA PESENTI, ma anche quelli più gravi della povertà assoluta
La capacità dei cittadini di aggregarsi per prendersi cura della comunità dipende dalla religione. Tocqueville lo aveva teorizzato. Ora, spiega LUCA PESENTI, lo ha compreso anche David Cameron
Per la Regione Lombardia la famiglia è "prima unità di offerta di servizi alla persona", a Parma è attivato il quoziente famigliare: esempi - spiega LUCA PESENTI - da cui partire per una vera riforma del fisco
Perché lo Stato ha speso per gli assegni di invalidità, nel 2009, 16 miliardi ovvero il 47% in più di quello che spendeva solo nel 2002? LUCA PESENTI spiega come si può risolvere il problema per davvero
Introducendo una recente raccolta di suoi scritti, il sociologo Luca Ricolfi sottolinea come sempre di più sia all’opera nel circuito politico-mediatico un diffuso interesse alla drammatizzazione dei mali sociali
Nel 2008 sono nati 13mila bambini in più rispetto all’anno precedente. Sembrano pochi, eppure in tempi di inverno demografico è bene dare risalto a una notizia che la grande stampa ha invece snobbato
Il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, Lorenzo Sacconi, inaugurerà l’Anno europeo della lotta alla povertà e all’esclusione sociale. Un’occasione per provare a cogliere gli orientamenti governativi su un tema difficile da affrontare, come spiega LUCA PESENTI
Dopo quindici anni segnati da una riconosciuta capacità di innovazione politica ed istituzionale, il modello lombardo di governo e di riforma della pubblica amministrazione si presenta nuovamente al giudizio degli elettori. Il commento di LUCA PESENTI
I giornali aprono la guerra delle cifre su redditi, consumi e inflazione. Ma la verità dov'è? E come si spiegano questi dati? LUCA PESENTI ne dà una interpretazione a IlSussidiario.net
Se il migliore dei mondi possibili è quello in cui la famiglia non conta più nulla, la crisi delle famiglie non dovrebbe avere conseguenze rilevanti. E invece…
A Parma, il sindaco Pietro Vignali ha dato avvio da circa un anno a un progetto innovativo che dal 2010 inizierà a incidere in modo positivo sulla vita delle persone: un nuovo welfare a misura di famiglia
Chi è il vero Fini? È legittimo porsi questa domanda, dopo le recenti prese di posizione del presidente della Camera; ed è altrettanto urgente darsi una risposta. Cristiano ma non troppo, nazionale ma anche cosmopolita: tutte le impossibili mediazioni di Gianfranco Fini
Nella legge di riforma delle politiche sociali che la Regione Lombardia ha emanato all’inizio dello scorso anno c’è un’idea rivoluzionaria, tutta da sviluppare nelle sue concrete potenzialità
“La mobilità per altri è un valore in sé, per me no. Per me l’obiettivo fondamentale è la stabilità del lavoro”. Folgorazione sulla via di Damasco per il liberista Tremonti? Esibizione? Calcolo politico? Luca Pesenti commenta le ultime dichiarazioni del ministro dell’Economia
Una proposta per rilanciare il nostro stanco, vecchio welfare: utilizziamo i soldi che arriveranno dal tanto vituperato scudo fiscale per finanziare l’introduzione del quoziente famigliare. Il commento di Luca Pesenti
La proposta di Sarkozy di abolire il Pil e tener conto di altri fattori di soddisfazione potrebbe essere la via per far in modo che l'economia si riavvicini di più all'uomo
L’impressione è che Fini, come spesso gli è accaduto, si sia infilato in un vicolo cieco. L’ultima volta che tentò la sortita (era l’autunno del 2007) fu ricacciato nell’angolo dall’ormai famoso “discorso del predellino” di Piazza San Babila. I temi erano allora più o meno gli stessi
I dati diffusi ieri da Bankitalia dicono che gli immigrati si sono ben inseriti nel mondo del lavoro italiano. Ma c’è anche il rovescio della medaglia:rischiano di cadere in una spirale di esclusione sociale e povertà
Le fondazioni politiche lavorano per andare oltre la semplice "cultura del fare" e giungere a un'identità forte e condivisa. Da un lato Fini porta avanti l'ideale di una “nuova laicità positiva” dall'altro le forze popolari, riformiste e liberali cercano una sintesi. Il banco di prova sarà la capacità di innescare un processo di identificazione collettivo
Il decreto anti-crisi del governo Berlusconi, pronto per l’approvazione parlamentare, apre finalmente la porta a una ricalibratura della spesa sociale, raccogliendo ampi consensi
Dopo la pubblicazione dell’intervista a Pietro Ichino, Luca Pesenti ci parla dell’esperienza della Francia, che dimostra che più quoziente famigliare fa bene alle donne, alle famiglie, al mercato del lavoro
Per arrestare la crisi non servono le politiche calate dall’alto, e non basta nemmeno lasciar andare il mercato a briglia sciolta. Al contrario, serve un investimento deciso sulla “risorsa umana”
Quanti sono i poveri veri, quelli che non arrivano neppure alla metà del mese? A questa domanda inizia a rispondere l’Osservatorio Regionale sull’Esclusione Sociale in Lombardia (ORES), che ieri ha presentato a Milano il suo primo Rapporto annuale
Il Rapporto Annuale presentato ieri dall’Istat racconta l’Italia al tempo della crisi. Alla fine del 2008 Istat stima che siano scaduti i contratti di oltre 350mila lavoratori a tempo determinato e collaboratori. Intanto però il costo della vita si è drasticamente ridimensionato… il commento di LUCA PESENTI
Luca Pesenti raccoglie la storia di Michele, di come ha “rivoluzionato” il suo voto politico, passando dal Pci, a Di Pietro, fino al Pdl, pur essendo iscritto al sindacato di Guglielmo Epifani
I giornali hanno rilanciato la notizia abbastanza clamorosa che il ceto medio non sarebbe in crisi. Ma, come fa notare LUCA PESENTI, i dati cui si riferiscono sono fermi al 2006 e non tengono conto degli ultimi sviluppi della crisi
Il discorso di Gianfranco Fini al congresso di scioglimento di Alleanza Nazionale è un contributo alto e misurato, da statista prima che da leader di partito. Ma nei contenuti il repubblicanesimo laico di Fini crea non pochi problemi
È un bene che si parli di quei 500mila lavoratori che rischiano di trovarsi senza stipendio alla scadenza naturale del proprio contratto, ma occorre farlo con realismo
Il prossimo intervento della Regione Lombardia in favore delle famiglie numerose a basso reddito giunge tempestivo rispetto alla situazione di emergenza sociale. La modalità di selezione, infatti, tiene conto di una categoria poco considerata dalle politiche redistributive e fiscali del Paese
Riconvertendo il sistema sociale secondo logiche famigliari (e non familiste) si potrebbero ottenere risultati di reale equità, modernizzando un sistema di welfare che appare superato
La pubblicazione del bollettino statistico effettuata dalla Banca d’Italia rivela una sempre più ampia differenza fra le classi sociali. LUCA PESENTI commenta il fenomeno indicando una squilibrata ridistribuzione delle ricchezze fra le cause
Il controverso provvedimento del Governo a sostegno delle fasce deboli, la Carta Acquisti, meglio nota come Social Card, ha fatto il suo ingresso sulla scena. Una veste rinnovata e un diverso budget la differenziano dal progetto originale, ma la strada verso i rimedi più efficaci è ancora lunga.
Nei giorni in cui l’esecutivo è in cerca di un pacchetto di provvedimenti per aiutare gli italiani, sarebbe bene guardare all’esperienza vincente d’oltralpe
Il rischio sociale, come spiega LUCA PESENTI si sposterà dalle famiglie che hanno contratto mutui, destinati a scendere dopo l’impennata degli ultimi anni, a quelle che vivono in affitto
Se è vero che ci sono 15 milioni di italiani in situazioni di povertà, come afferma il Rapporto della Caritas la politica potrebbe intervenire su tre diversi livelli per aiutarli
Il vero motore della fertilità sarebbe quello economico. È quanto trapela, oltre che da un recente articolo apparso su Repubblica, anche da un rapporto Istat, “Conciliare lavoro e famiglia”. Secondo LUCA PESENTI, però, i fattori che incidono di più nelle scelte generative sono di tipo culturale
Il modello di welfare contenuto nel Libro Verde presentato venerdì dal ministro Sacconi in Consiglio dei Ministri punta a far incontrare la solidarietà dei modelli di welfare socialdemocratici con il protagonismo di persone e corpi intermedi tipico di una visione sussidiaria. Ma alcune mancanze indeboliscono la parte relativa alla conciliazione di lavoro e famiglia
È ovviamente difficile giudicare un’ipotesi di intervento che appare ancora assai abbozzata, ma se davvero si intende sostenere il potere di acquisto dei pensionati in difficoltà, le vie da percorrere sono altre
Il Rapporto Annuale 2007 conferma un impoverimento delle famiglie italiane. LUCA PESENTI (Docente di programmazione del welfare locale all’Università Cattolica di Milano) mostra quali sono i provvedimenti utilizzabili per far fronte a questo fenomeno
Con la fine della petizione europea a favore dei banchi alimentari, il sussidiario.net prosegue la sua indagine sull’emergenza cibo con un intervento di LUCA PESENTI (Università Cattolica di Milano) che fa una mappatura delle nuove povertà in Italia, cercando di spiegarne le cause e le forme. All'interno i precedenti interventi raccolti da ilsussidiario.net nel Dossier Emergenza cibo
Il Nord è cultura del rischio e imprenditorialità, un territorio che attraversa una fase post ideologica ma per nulla anti-politica, che fa vincere l’identificazione e la frattura centro-periferia sulle distinzioni di classe e di ceto tipiche del conflitto tradizionale destra-sinistra
Le Leggi Bassanini e poi la riforma del Titolo V hanno attuato un consistente spostamento di potere, che non ha però intaccato l’elefantiaca macchina pubblica centrale. Se l’Italia adottasse il sistema federale tedesco risparmierebbe 27 miliardi di euro, pari all’1,8% del Pil
Il modello di Veltroni non premia le famiglie con figli. Il modello di Berlusconi è invece famigliare e natalista, in linea con altre esperienze europee che tuttavia hanno mostrato esiti contraddittori
La “dote fiscale” per i nuovi nati, per avere effetti significativi, avrebbe bisogno di un sistema realmente pluralista sorretto da interventi per la libera scelta. Di cui però Veltroni non fa cenno