Manuela A. Cervi è consulente educativa. Dottore in Lettere, specializzata in Linguistica generale nell’Università Cattolica di Milano e in Linguistica cognitiva nella University of California (Berkeley, Usa), nel 2000-2003 coordina l’applicazione di progetti educativi sperimentali per istituti scolastici di diverse Regioni italiane. Nel 2004-2006 è consulente accreditata presso la Commissione europea, Direzione generale Istruzione e Cultura. Abilitata dall’Icelp (The International Center for the Enhancement of Learning Potential) all’applicazione e alla formazione docenti sul Metodo Feuerstein di educazione cognitiva e metacognitiva (PAS-B I-II, PAS 1, PAS 2, PAS 3), e autrice di un modello di educazione emotiva e metaemotiva, applica il proprio Metodo cognitivo-emotivo di mediazione educativa per il recupero delle difficoltà e il potenziamento delle capacità di apprendimento, di studio e comportamentali di bambini e ragazzi in età scolare (6-18 anni). È curatrice e traduttrice di Elementi di linguistica cognitiva di G. Lakoff e M. Johnsonn, autrice di Emozioni per crescere. Come educare l’emotività (2008) e di La ragione del cuore. Antropologia delle emozioni (2012).
Manuela A. Cervi works as educational consultant. Degree in Literature; General Linguistics (UCSC, Milan) and Cognitive Linguistics (UCB, Berkeley, USA) majors. In 2000-2003 she coordinates the application of pilot educational projects in schools of different Italian Regions. In 2004-2006 works as accredited educational consultant for the European Commission, Education and Culture DG. Enabled by The International Center for the Enhancement of Learning Potential to apply the Reuven Feuerstein’s Instrumental Enrichment Program and to train teachers. Author of an emotional education approach, she apply her own Cognitive-Emotional mediated learning Method with children (6-18 years). Translator and editor of Elementi di linguistica cognitiva by G. Lakoff e M. Johnsonn (Urbino: Quattroventi 1998, 2002); author of Emozioni per crescere. Come educare l’emotività (Roma: Armando 2008), and author of La ragione del cuore. Antropologia delle emozioni (Siena: Cantagalli 2012).
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Il ddl Zan è soltanto l'ultimo, tragico stadio, sotto il profilo politico, di un problema umano: la riconciliazione di sesso e gender, biologia e psiche
Maria Natalia Magdolna (1901-1992), mistica ungherese, ebbe una vita ricca di esperienze soprannaturali. Parla l’autrice, Claudia Matera
Parrebbe una follia: leggere la "Commedia" a bambini della scuola dell'infanzia (4-5 anni). Ma c'è una ragione che precede la razionalità astratta. Ed è l'asso nella manica. MANUELA CERVI
Luca è al secondo anno della scuola dell'infanzia (4 anni), e ha da poco iniziato a dire di essere una femmina. La colpa? La formulazione astratta di una verità vitale. MANUELA CERVI
Nell'entusiasmo generale, è passato quasi inosservato il discorso, rivoluzionario per tutti gli educatori, che papa Francesco ha fatto allo stadio di S. Siro una settimana fa. MANUELA CERVI
Molte famiglie consegnano i bambini all'asilo nido fin da piccolissimi, pregiudicando in questo modo la formazione basilare della loro personalità. Ecco perché. MANUELA CERVI
Le nostre classi sono piene di potenziali eccellenze che per mancanza di salute emotiva, implodono negli anni successivi. Anche grazie a leggi nemiche della famiglia. MANUELA CERVI
Al centro del processo di apprendimento non può stare un'esclusiva capacità analitica, logico-deduttiva e poi sintetica. Le tesi (trascurate) di Kenneth Robinson. E oltre. MANUELA CERVI
Il ministro Giannini si è detta favorevole ad anticipare la suola di un anno, con ingresso a 5 anni. Le buone ragioni ci sono, ma non sono quelle che si leggono in giro. MANUELA CERVI
Reuven Feuerstein (1921-2014), ebreo romeno recentemente scomparso, è stato uno dei grandi maestri dell'educazione contemporanea. Che cosa occorre per educare? MANUELA CERVI
Dal 2003 tutti i Paesi anglosassoni in genere stanno cercando di rendere obbligatoria la "Social Emotional Learning" o educazione emotiva. E noi? Il commento di MANUELA CERVI
L'estate offre uno spaccato limpido sulla realtà educativa in cui siamo immersi. È il caso di Luca, 5 anni: chi dovrebbe introdurlo nella vita viene meno al suo compito. MANUELA CERVI
"Darsi le ragioni di tutto" potrebbe sembrare la cosa più importante. Peccato che, senza un’esperienza previa della realtà, produca solo giovani senza radici. MANUELA CERVI
Se ai bambini non si dà una penna ma una tastiera, il rischio è quello dell’impoverimento del pensiero. Perché? Basta riflettere sul (genio del) nostro pensiero astratto. MANUELA CERVI
La vera questione della ragione è non quella della sua definizione, è piuttosto quella del suo uso. Ovvero: ecco la sfida che non riusciamo a cogliere. Il commento di MANUELA CERVI
La razionalità moderna, avendo espulso da sé la ragione emotiva, ha dis-integrato la ragione. E nella scuola le conseguenze sul piano educativo (e non solo) sono disastrose. MANUELA CERVI
MANUELA CERVI sulla “scuola delle emozioni”. Il vero problema non sono le emozioni positive (interesse) a fronte di quelle negative (noia), ma ritrovare un diverso concetto di ragione
MANUELA CERVI torna sul tema di come conoscere i ragazzi: essi sono davvero “scatole nere”, o piuttosto ci sfugge la “tessera” chiave del puzzle che sta sotto i nostri occhi?
Non può fare la scuola ciò che è compito della famiglia, né una filosofia sostituirsi al compito di un vero educatore. MANUELA CERVI spiega come e perché all’apprendimento è sempre indispensabile la relazione educativa
Su Il Giornale Giorgio Israel ha richiamato l’attenzione sull’importanza di anticipare inglese e matematica all’infanzia. Tutto giusto, ma occorre un’antropologia. Il commento di MANUELA CERVI
La vera questione morale è ancora una questione educativa. E lo si vede bene dall’ultima sentenza della Corte di Strasburgo, che elimina il crocifisso dalle aule scolastiche.Il commento di MANUELA CERVI
Senza emotività, spiega MANUELA CERVI, il nostro bisogno non potrebbe cercare una risposta nella realtà. L’emotività è quel che di noi mette in relazione bisogno e intelligenza col reale. È il nesso vivo con quella che poi sarà capacità razionale di astrazione dall’esperienza