Marco Ponti (1941) è professore ordinario di Economia Applicata al Politecnico di Milano, dove insegna principalmente economia dei trasporti e fondamenti di economia per ingegneri. È stato un esperto del Piano Generale dei Trasporti, e del CIPE per la regolazione del settore (autostrade e aeroporti in particolare). È stato consigliere economico e consulente di diversi ministri dei trasporti, consulente della Banca Mondiale e delle Ferrovie dello Stato, esperto per la Commissione Europea e per l’OCSE, membro del Comitato Scientifico di Federtrasporto (Confindustria) della WCTRS (Wold Conference of Transport Reserch Society), e amministratore di diverse società di trasporto e di ingegneria. Scrive regolarmente di trasporti su diversi periodici italiani. Feed Rss
In questi giorni si parla delle difficoltà di Atac. Ma il trasporto pubblico locale vive situazioni critiche e particolari anche altrove nel Paese, spiega MARCO PONTI
Atac versa in una situazione molto difficile e il rischio, dice MARCO PONTI, è che si usino ancora soldi pubblici senza risolvere i veri problemi dell’azienda di trasporti romana
I problemi delle ferrovie italiane, dice MARCO PONTI, non sono certo legati alla sicurezza. Ma riguardano i soldi pubblici che vengono utilizzati per sostenerle
Dopo il referendum tra i lavoratori, ancora non è chiaro quale sarà il destino di Alitalia. Per MARCO PONTI è bene evitare di cedere alle sirene di una nazionalizzazione
Alitalia continua a perdere. E le proteste dei dipendenti, spiega MARCO PONTI, di certo non l’aiutano. Meglio allora lasciare che la compagnia vada incontro al fallimento
Ferrovie dello Stato italiane ha presentato il nuovo piano industriale 2017-2026. Per MARCO PONTI, esso presenta più ombre che luci. Vediamo di che cosa si tratta
Sembra sempre più vicina una fusione tra la rete ferroviaria nazionale e le strade statali, cioè l'Anas. Un'operazione che non convince MARCO PONTI per più di una ragione
Come spiega MARCO PONTI, il progetto italiano dell’Alta Velocità ferroviaria presenta molti aspetti critici: innanzitutto costi astronomici, che assorbono e assorbiranno buona parte delle risorse per infrastrutture del Paese