Massimiliano Mandorlo è nato a Cattolica (Rimini) nel 1983. Laureato in lettere moderne a Bologna e Milano, si è occupato soprattutto dell’opera di Luzi e Zanzotto ed è bibliotecario per la Biblioteca di Ateneo dell’Università Cattolica di Milano. Ha pubblicato: “Mareoltre” (alla chiara fonte, 2009), “Cascina con nebbia”, con quattro disegni di William Congdon (alla chiara fonte, 2011), “Luce evento” (Raffaelli, 2012, prefazione di Uberto Motta), “Nella pietra” (Moretti & Vitali, 2017 – Premio Camposampiero 2018) ed è compreso nell’antologia “Paragrafi. Antologia di poesia in prosa” (Puntoacapo, 2018). Un suo scritto è presente in appendice a L. Calvi, P. Colavero, “La luce delle cose. Dialoghi tra maestro e allievo su fenomenologia, psicopatologia e stupore” (Mimesis 2019). Scritti critici sulla sua opera sono apparsi su “Poesia”, “Gradiva”, “Testo. Studi di teoria e storia della letteratura e della critica”, “Clandestino”, “Atelier” e il quotidiano “Il Foglio”. Collabora con le pagine culturali di quotidiani e riviste nazionali e internazionali. Ha tradotto vari poeti australiani per “Poesia” e “Nuovi Argomenti”.
Tutti gli articoli
LETTURE/ Munaretto, nelle cose i segni di un “oltre” a cui prestare ascolto
Matteo Munaretto "lavora sui mille particolari di un edificio dalle fondamenta saldamente ancorate a terra". Una poesia piena di grazia ...
LETTURE/ Quel Sud (Italia) di cui l’Europa non può fare a meno
In questi giorni in cui qualcuno dice addio all'Europa, è utile rileggere "Ritorno al Sud" di Marcello Veneziani. L'Europa dà ...