Massimo Camisasca è nato a Milano nel 1946. È stato ordinato sacerdote nel 1975. L'incontro che ha segnato la sua vita è avvenuto a 14 anni al Liceo Berchet, quando ha conosciuto don Luigi Giussani. Responsabile prima di Gioventù Studentesca e poi di Comunione e Liberazione, è stato anche presidente diocesano dei giovani di Azione Cattolica a Milano. Insegnante di filosofia nei licei, all'Università Cattolica di Milano, alla Pontificia Università Lateranense a Roma, dal 1993 al 1996 è stato vicepreside del Pontificio Istituto Giovanni Paolo II per gli studi sul matrimonio e la famiglia. Ha fondato nel 1985 la Fraternità sacerdotale dei missionari di san Carlo Borromeo, di cui è stato superiore generale fino al 2012. Nel settembre 2012 Benedetto XVI lo ha nominato vescovo di Reggio Emilia-Guastalla.
Massimo Camisasca was born in Milan in 1946 and ordained a priest of the Roman Catholic Church in 1975. As a fourteen-year-old student at Berchet High School, he met Luigi Giussani, founder of the Communion and Liberation movement. Inspired by this encounter, he went on to head Communion and Liberation himself, and also served diocesan president of the youth of Catholic Action in Milan. He has taught philosophy at various high schools, at the Catholic University of Milan, and at the Lateran Pontifical University in Rome. He served as vice president of the John Paul II Pontifical Institute for the Study of Marriage and Family. In 1985 he founded the Priestly Fraternity of the Missionaries of Saint Charles Borromeo. He has been serving the Fraternity as Superior General till Septemeber, 2012, when he became Bishop of Reggio Emilia - Guastalla.
"Oggi il mondo muore per mancanza di speranza. Ridare le ragioni della speranza è forse l'urgenza più grande. Viene dalla Resurrezione". L'omelia di Pasqua di mons. MASSIMO CAMISASCA
Nel 50esimo dell’Enciclica, MASSIMO CAMISASCA sottolinea quanto siano ancora attuali gli insegnamenti di Papa Montini sulla Chiesa come realtà viva di cui il cristiano fa esperienza
Pubblichiamo l'omelia di mons. MASSIMO CAMISASCA nella celebrazione della messa pasquale a Pieve di Guastalla: l'annuncio della resurrezione di Gesù che vince la morte e la sofferenza
È in libreria "In cammino dentro il mondo. La storia di Cl". Una rielaborazione dei tre precedenti volumi dedicati da MASSIMO CAMISASCA all'opera di don Giussani. La prefazione
"I pastori vanno alla capanna, rimangono in contemplazione di quel bambino e poi tornano, cambiati, alla loro vita". L'omelia di oggi di mons. MASSIMO CAMISASCA, vescovo di Reggio Emilia
L'omelia di Monsignor MASSIMO CAMISASCA alla santa Messa nei Primi Vespri della solennità di Maria Madre di Dio, Reggio Emilia, Santuario della Madonna della Ghiara
Per MASSIMO CAMISASCA, il segreto di Enzo Piccinini è stato che era un uomo senza mezze misure, un uomo che quando ha scoperto Colui per cui vale la pena vivere lo ha seguito interamente
Gesù è risorto. Egli appare per dare ai discepoli la testimonianza inequivocabile che proprio lui che avevano visto morire in croce, ora è vivo e non muore più. MASSIMO CAMISASCA
Se siamo chiusi nelle preoccupazioni per i nostri problemi non ci accorgiamo di ciò che abbiamo ricevuto in regalo. Che bello invece scoprirlo ed esaltarsi! Il punto di MASSIMO CAMISASCA
Quanto più passa il tempo, tanto più è convincente la similitudine fra Benedetto XVI e un grandissimo papa e padre della Chiesa, Leone Magno, secondo MASSIMO CAMISASCA
Secondo MASSIMO CAMISISCA per riappropriarsi delle cose, nell’era della realtà virtuale, occorre tornare a conoscere ed amare i segni e i simboli che la esprimono
Attraverso il lavoro, afferma MASSIMO CAMISASCA, l’uomo prende coscienza delle sue capacità, del posto che può ambire a ricoprire nel mondo e a rapportarsi con le persone e con le cose
Il silenzio, dice MASSIMO CAMISASCA, non è semplice assenza di parole o il nulla quanto, piuttosto, il tempo vissuto con la consapevolezza che non sarà la nostra attività a salvarci.
Il mondo della natura non è derubricabile a oggetto esterno, ma ci parla di Chi l’ha creata. L’importante, spiega MASSIMO CAMISASCA, è contemplarne il corretto ordine gerarchico
Gli alberi sono un elemento particolare della natura. La forza della loro stabilità, la possibilità di innalzarsi verso l’alto sono raccolte in un luogo invisibile dove sono le loro radici
Dio non è debole, è forte. Ma Dio si è fatto debole, per raccogliere l’uomo nella sua debolezza, per scendere al nostro livello, per comunicarci la sua forza. MASSIMO CAMISASCA
La cultura e la sensibilità odierne hanno emarginato il silenzio dalla vita di noi uomini. Ne abbiamo timore. Perché, invece, è necessario recuperarlo? Una riflessione di MASSIMO CAMISASCA
La Fraternità San Carlo festeggia sei nuovi sacerdoti e nove diaconi. MASSIMO CAMISASCA, superiore della Fraternità, per l'occasione rivista il significato di "vocazione"
Perché la famiglia cristiana è possibile? C’è un uomo, Dio che si è fatto uomo, che ha preso su di sé tutti i nostri dolori, così che la fatica non è più insostenibile. MASSIMO CAMISASCA
Redimere il tempo, chiedere che la nostra vita sia intensa in modo da non poter servire Dio e mammona. A perdifiato, nella nostra quotidianità. Il commento di don MASSIMO CAMISASCA
Dobbiamo andare a scuola da san Giuseppe. Da quest’uomo così silenzioso e così misterioso possiamo imparare molto: ma innanzitutto capiamo che siamo tutti padri putativi
Oggi, nel 25° anniversario della “prima Assisi” convocata da Giovanni Paolo II nel 1986, Benedetto XVI sarà pellegrino nella città di san Francesco per riproporre il gesto. MASSIMO CAMISASCA
Nel quarto anniversario della morte di Claudio Chieffo DON MASSIMO CAMISASCA ripercorre la vita e le stagioni di un grande artista e delle sua poetica. Domani a Forlì la Messa di Suffragio
La vita dell’uomo su questa terra è partecipazione alla resurrezione di Cristo e alla sua croce, gioia e dolore, pena e letizia. Mons. MASSIMO CAMISASCA ci introduce alla Pasqua
L’uomo grazie al progresso scientifico è convinto di controllare la natura e sé, ma, afferma MASSIMO CAMISASCA, essa deve essere ordinata da una oculata considerazione del bene dell’uomo
In Giappone si assiste ad un dramma radicale: lo tsunami è opera della natura, l’uomo non c’entra. Ma allora Dio dove sta? Il commento di MASSIMO CAMISASCA
Ieri pomeriggio la Libreria Editrice Vaticana ha anticipato tre estratti del nuovo libro di Benedetto XVI, il secondo dedicato a “Gesù di Nazareth”. Il commento di MASSIMO CAMISASCA
Nella storia si è assistito alla sparizione di alcune antiche comunità cristiane. L’importante è che ora riescano a sopravvivere quelle del Medio Oriente
Volere il bene degli altri è la strada principale per voler bene a se stessi. Badare soltanto al proprio arricchimento porta inesorabilmente a un male generalizzato
MASSIMO CAMISASCA presenta il suo ultimo libro, Padre, dove racconta la sua vita di prete e quelle di chi, come lui, ha ricevuto la vocazione sacerdotale. Una riflessione sulle difficoltà e la gioia di chi compie una piena esperienza di paternità
C’è il rischio per i sacerdoti di «cedere alla tentazione di prendere personalmente in mano la politica e da pastori trasformarsi in guide politiche». Lo ha detto Benedetto XVI nell’incontro con i prelati della Curia romana. Il commento di Massimo Camisasca
«Le modalità con cui l'uomo tratta l'ambiente influiscono sulle modalità con cui tratta se stesso», ammonisce Benedetto XVI nella Caritas in veritate. Il commento di Massimo Camisasca, che trae spunto da un recente viaggio in Sicilia
Il Papa ha ricominciato a parlare, durante le udienze, della Storia della Chiesa attraverso il racconto dei suoi santi e maestri più significativi. Desidero offrire ai lettori alcune riflessioni non sul contenuto, ma sul metodo di queste lezioni
«Parlare di don Giussani è per me cercare di capire che cosa è accaduto alla mia vita, cercare il volto di mio padre e quindi il mio volto». Un ricordo di Mons. Massimo Camisasca
Il viaggio di Benedetto XVI è stato un invito pressante ai cristiani perché restino in Terra Santa, un incoraggiamento affinché quel due per cento di discepoli di Cristo non diminuisca
E’ questa la “folle” pretesa di quell’uomo: essere risorto vuol dire essere contemporaneo ad ogni momento della storia futura, ad ogni attimo di ogni uomo
A quattro anni dalla morte di Karol Wojtyla è già possibile dare una valutazione più distaccata, consapevole, del peso che il suo lungo pontificato ha avuto nella storia della Chiesa
Il Papa, con la sua lettera, ha voluto riaprire i cuori degli uomini alla promessa, e indicare ai cristiani il dovere di testimoniare anche attraverso la loro unità il volto di quel Dio che li ha scelti
Giovanni Paolo II ha portato nel cattolicesimo dell’occidente qualcosa di assolutamente nuovo ed imprevedibile. Per più di venticinque anni la sua patria è stata il cuore di milioni di uomini che lo hanno incontrato o almeno visto di persona. Ecco perché è entrato nella storia