Oscar Giannino, nato a Torino nel 1961, ha iniziato la carriera giornalistica sul quotidiano del PRI, La Voce Repubblicana, dove nel 1988 è caporedattore. Dal 1984 al 1987 è portavoce nazionale del Partito Repubblicano Italiano. Nel 1995 lavora al mensile Liberal, tre anni più tardi è vicedirettore della testata, che nel frattempo è diventata settimanale. Nel 1999 è responsabile economia al Foglio. Lascia il quotidiano e si trasferisce al Riformista come vice del direttore Antonio Polito. Dal 2005 è vicedirettore di Finanza&Mercati. Comincia anche una collaborazione con il quotidiano Libero, diretto da Vittorio Feltri. Dal 2007 al 2009 è stato è direttore di Libero Mercato, allegato economico-finanziario di Libero.
Oscar Giannino, born in Turin in 1961. He began his journalistic career as an editor for the daily newspaper La Voce Repubblicana. From 1984 to 1987 he served as national spokesman for the Italian Republican Party. In 1995 he began working for the monthly publication Liberal, and within three years had become its deputy editor. In 1999 he became economics editor of Il Foglio. Then he moved to the Il Riformista as deputy editor. Since 2005 he has been deputy editor of Finanza&Mercati. From 2007 to 2009 he has been editor of Libero Mercato.
Per OSCAR GIANNINO, la spesa pubblica in Lombardia è di 3423 euro pro capite contro i 3492 nazionali. Gli addetti di Lombardia e ASL sono 109 per 10mila abitanti, rispetto ai 135 italiani
La polemica ancora aperta sui tagli alle Regioni operata con la manovra correttiva resta aperta. OSCAR GIANNINO ci dà una lettura politica di quanto sta avvenendo. L’articolo è tratto dal numero di Tempi in edicola
OSCAR GIANNINO spiega perché Roberto Formigoni ha ragione nel dire che i tagli alle Regioni sono sbagliati (e forse incostituzionali). L’articolo è tratto dal numero di Tempi in edicola. VAI AL SONDAGGIO: "Cosa pensi della manovra di Tremonti?"
I tassatori etici ci riprovano spesso, a mettere nel mirino la scuola privata. Per questo, spiega OSCAR GIANNINO, serve una battaglia per difendere gli investimenti in capitale umano
Come si esce dalla crisi greca? Con un soft default, dice OSCAR GIANNINO, da pilotare sotto l’egida del Fmi. L’Italia è fuori da disastro europeo creato dalla Germania: proprio per questo però ha bisogno di riforme
C’è un solo maestro di musica nel centrodestra in materia di imposte e il rischio è che la riforma non porti a quei risultati di cui l’Italia ha estremamente bisogno
È stata una campagna elettorale centrata sullo scontro tra Berlusconi e la magistratura. Va avanti così da 16 anni. E la riforma della giustizia resta sulla carta. Il commento di OSCAR GIANNINO
È battaglia finale contro Berlusconi. Giocata per intero sulla legalità e sulla moralità. Questo non impedisce a Berlusconi di commettere errori. Il commento di OSCAR GIANNINO
I saldi stanno andando bene, ma guai alle semplificazioni. C’è per esempio chi confonde il successo dei saldi con quello del governo. Il calo di consumi e produzione c’è stato, ma gli italiani hanno risparmiato e ora usano la testa. Senz’altro più della politica
Anticipiamo un articolo pubblicato sul settimanale Tempi oggi in edicola. Oscar Giannino riflette sul clima politico dopo l’aggressione a Silvio Berlusconi
Oscar Giannino in occasione dell'Assemblea Nazionale della Compagnia delle Opere propone una riflessione economico-filosofica perché per uscire dalla crisi l'economia - e l'uomo che la fa - devono cambiare davvero
Pierluigi Bersani si ritrova una brutta gatta da pelare. Ma lo sapeva benissimo, quando si è candidato alla guida del Pd. Come ne uscirà fuori? Ecco l'analisi di Oscar Giannino dal numero di Tempi oggi in edicola
Dopo le dimissioni di Dino Boffo dalla direzione di Avvenire, mentre tutti sono partiti alla ricerca dei retroscena di quanto è accaduto, Oscar Giannino scrive le sue dieci domande
Oscar Giannino anticipa i contenuti del suo intervento all’incontro conclusivo del Meeting di Rimini in cui verrà presentato il testo di don Giussani “Qui e ora”. «Parto da uno stupore del tutto mio»
OSCAR GIANNINO, chiamato ad intervenire al Meeting di Rimini sul pensiero di Don Luigi Giussani, ci offre la propria interpretazione del titolo proposto quest’anno. E lancia tre domande sul nesso fra fatto cristiano ed economia
Un paper di Bankitalia ha messo in rilievo il differente costo della vita tra Nord e Sud. Quale risposta dare al problema? OSCAR GIANNINO ci espone la sua
In quest’anno di crisi gli italiani fanno vacanze più brevi, ma non vi rinunciano. Un dato è certo: la crisi selezionerà gli operatori e bisognerà attendersi un calo del giro d’affari del 15%. Anche se gli italiani dicono di spendere molto meno di quello che poi spendono in realtà… Il commento di OSCAR GIANNINO
È un fatto, come ha osservato Berlusconi, che il Pdl governava solo 9 province delle 62 in cui si è votato, e che oggi sono diventate 34. Detto questo, smentire che l’avanzata del centrodestra non sia più straripante significa negare l’evidenza
Mentre i risultati elettorali amministrativi tendono a stemperare l’effetto “delusione Berlusconi” sul quale è stata misurata dai media la prima lettura del voto europeo, si aprono nuovi scenari e nuove domande su come cambierà la situazione politica italiana dopo questa tornata elettorale
L’intervista-appello del Cardinale Dionigi Tettamanzi sull’identità e la vocazione spirituale, sociale e politica della città di Milano ha suscitato un ampio dibattito. Dopo l’intervista a Giorgio Vittadini e l’articolo di Luca Doninelli, riceviamo e pubblichiamo una lettera di Oscar Giannino
L'Europa di cui abbiamo bisogno in economia non deve solo essere capace di riflettere su quanto ci sta rivelando la più grave crisi quanto meno dal secondo dopoguerra. Deve anche essere capace di agire, dopo la riflessione. GUARDA IL VIDEO DELL'INCONTRO PUBBLICO DELLA CDO "DIFENDERE LA LIBERTA', SOSTENERE LA RESPONSABILITA'".
In Germania Opel è trattata a tutti gli effetti come fosse un'azienda di Stato. E questo cambia completamente il quadro: la partita non è solo industriale, ma soprattutto politica ed elettorale...
Il piano del Lingotto offre una prospettiva industriale, rispetto alla mera sovrapposizione tra le due case americane. Eppure quest’ultima ipotesi sembra piacere molto alla politica americana, oltre che alle banche creditrici dei colossi di Detroit
Siamo tutti interrogati nel profondo dallo stupore pressoché generale per l'Italia che riscopre carità e fratellanza, coesione e unità, e si prodiga in una gara di solidarietà che esclude pochi o nessuno
Nell’audizione del governatore della Banca d’Italia alla Commissione Finanze della Camera sono emersi vari giudizi importanti: le critiche a Obama, le perplessità sul governo, la situazione delle banche, e qualche altra rasoiata
Dopo che i paesi dell’Europa occidentale, in primis la Germania, hanno detto no alla richiesta coordinata di aiuto avanzata dai paesi dell’Est europeo, si moltiplicano gli interrogativi sulla capacità dell’euro di resistere alla crisi. Ma questo non è l’unico grattacapo delle cancellerie europee
Il ricordo del giornalista Oscar Giannino: l’incontro con don Giussani, nel momento in cui la torre intellettuale precedentemente costruita stava già sgretolandosi sotto la forza di domande e esperienze nuove, fu la spallata definitiva
«Ho accompagnato negli anni più di venti giovani uomini e donne all’ultimo minuto della vita. Ogni pensiero, racconto, biasimo, disperazione, nostalgia e pentimento, di ciascuno di loro, è divenuto parte integrante della mia vita, moltiplicatore del pensiero, fomento del cuore»
Oggi la riunione tra governo e vertice Fiat per decidere sugli aiuti al settore auto. Ieri c’è stato l’incontro preliminare di Sergio Marchionne, Luca Cordero di Montezemolo e John Elkann con i ministri Scajola, Sacconi e Tremonti. E si è parlato di interventi tra i 260 e i 290 milioni di euro. Basteranno? Ecco perchè non è in gioco solo Fiat e nemmeno l’intero settore, ma il conto economico e patrimoniale di tante nostre aziende. VOTA IL SONDAGGIO
Il Natale è la grandezza di Chi si è fatto carne per aprirci al nostro compito d’amore. Una forza d’amore che sarebbe insegnamento obbligatorio da riservare ai banchieri e finanzieri, nel mondo d’oggi, per riflettere sul disastro che hanno creato dimenticando l’uomo. Ai malati, è molto più facile capirlo. È questo, il mio Natale laico, di chi si cerca nell’altro per non perdere ciò che Lui ci ha dato
Vorrei una classe dirigente – politici, accademici, banchieri, imprenditori - che, guardando la storia del nostro paese, sappia dire agli imprenditori che ci vogliono nuovi metodi di sconto del rischio per le loro idee, e sappia offrirglieli in concreto. GUARDA IL VIDEO.
Prosegue il dibattito de ilsussidiario.net sul problema culturale della fiducia alla base della crisi finanziaria e sull’intervento dello Stato aperto ieri dall’articolo di Graziano Tarantini. Oggi il direttore di Libero Mercato Oscar Giannino descrive come l’azione dei Governi può facilmente trasformarsi in un pericolo per tutti i cittadini
In un’intervista a Repubblica ed. Milano, ieri Eugenio Scalfari ha detto che la borghesia illuminata di Milano ha perduto la propria leadership culturale e sociale e sopravvive oggi con una mentalità separatista. Per non parlare del suo sistema di governo, egemonizzato da CdO, Cl e gruppo formigoniano: «nemmeno la mafia a Palermo ha tanto potere». Ma non tutti sono d’accordo
Lo Stato azionista ha lasciato Alitalia al suo destino senza scelte d’integrazione e conti in ordine. Fa lo stesso con Tirrenia. Non separa pubblico e privato in Ferrovie. E a Poste non fa fare né logistica, né una vera concorrenza al sistema bancario privato. VOTA IL SONDAGGIO.
Ad arrivare a un rovinoso capolinea è l’intermediazione ad alta leva finanziaria e a bassa congruità di patrimonio di riserva. Bisogna tornare a un modello di “fare banca” e “fare finanza” centrata sull’uomo e sulla persona, sull’impresa come ambito di espressione del suo talento e come strumento di benessere e di vita degna per il maggior numero
L’unica alternativa al nuovo piano sarebbe mandare i libri in tribunale, e tutti i dipendenti per strada. Positivo il fatto che per gli esuberi si pensi a un riaddestramento professionale, e che si sia levato un no netto alla loro riassunzione nell’ipertrofico comparto pubblico
Il direttore di Libero Mercato Oscar Giannino riflette sul significato del titolo del Meeting “O protagonisti o nessuno”, anche dal punto di vista economico: l’economia è per l’uomo, e non viceversa
Il Consiglio dei ministri di ieri rappresenta un cambio d’orizzonte complessivo, rispetto al biennio prodiano. La riduzione della spesa crea le basi per l’attuazione, nella sessione di bilancio autunnale, della vera riforma di questa legislatura: il federalismo fiscale
Secondo il direttore di Libero Mercato OSCAR GIANNINO il primo consiglio dei ministri del governo Berlusconi IV, oltre a dare un’impressione di efficacia e rapidità, presenta elementi positivi oltre a quelle che erano le aspettative. Leggi le interviste al sottosegretario al ministero dell’Interno ALFREDO MANTOVANO, sul “pacchetto sicurezza”, e all’economista del Pd NICOLA ROSSI, sulle misure fiscali approvate nel Cdm
Secondo il direttore di Libero Mercato OSCAR GIANNINO le prospettive del prossime governo sono buone, vista la solidità dello scenario politico in cui nasce. Alla prova dei fatti, al nuovo esecutivo non potranno essere fatti sconti sul modello lombardo. Leggi gli approfondimenti del giornalista ed editorialista LODOVICO FESTA e di GIULIO SAPELLI (Docente di Storia economica all'Università di Milano)
Berlusconi sa perfettamente che a questo punto, con una maggioranza netta anche in Senato, gli elettori che lo hanno premiato si aspettano un governo capace di far vedere in poco tempo di essere determinato come non è stato tra il 2001 e il 2006, e capace di risposte efficaci
Per tre ragioni: per l’asimmetria dell’Ue, cioè per il fatto che la moneta è unica ma i mercati sono nazionali, per la spirale prezzi-salari e per l’illusione del decoupling europeo dagli Usa. Col risultato che la linea della Bce resta assai meno favorevole all’Italia che ad altri paesi dell’Unione
A breve termine è il cittadino che ci rimetterà dalla crisi in corso. Perché non sia così, visto che la Bce è indipendente e intoccabile, bisognerebbe che i governi europei - e quello italiano – tagliassero subito le imposte. Ma è quel che non piace all’ortodossia che va per la maggiore, nel partito dello pseudo-rigore maastrichtiano e tra i più autorevoli editorialisti economici italiani
I servizi pubblici locali, a 15 anni dall’avvio della ritirata dello Stato dall’ambito dei servizi pubblici a livello nazionale e dall’apertura al mercato di settori come le tlc e l’energia, continuano a rappresentare un’isola infelice di statalismo non concorrenziale
Il decreto sulle liberalizzazioni ovvero il costruttivismo fiscale invasivo della sinistra. La traduzione dell’“agenda Giavazzi” nel primo vero provvedimento-manifesto del governo, il decreto Bersani-Visco, è stata la vera “legge dei 100 giorni” del governo Prodi