I commenti dei collaboratori de ilsussidiario.net sullo stato della scuola in Italia alla luce dei dati diffusi dai principali istituti nazionali ed internazionali. Il problema della valutazione e delle policies ad essa connesse. I risultati dei test Invalsi, Ocse-Pisa,Timss Advanced e le valutazioni della Fondazione Agnelli. I dati suddivisi per scuole statali e scuole paritarie. Con qualche sorpresa.
Il Rapporto Ocse 2014 "Education at a Glance" dà all'Italia due messaggi molto chiari, che facilmente (sui media è già accaduto) posso essere equivocati. GUIDO GENTILI (Confindustria)
FABRIZIO ROZZI approfondisce il quinto volume di Ocse-Pisa 2012, il recente rapporto sulla rilevazione delle competenze di "problem solving" degli studenti quindicenni di 44 nazioni
I recenti dati Ocse-Pisa sulle competenze pratiche dei giovani (problem solving) collocano i nostri ragazzi nella top-15 dei 44 paesi più industrializzati. CLAUDIO GENTILI (Confindustria)
I numeri Miur sulle iscrizioni al primo anno delle superiori sono spie significative delle scelte dei giovani. Ma il dato più saliente è quello che non c'è. GIOVANNI COMINELLI
L'ultimo annuario statistico NoiItalia evidenzia dati non lusinghieri per il nostro Paese per quanto riguarda l'istruzione e la formazione. Ecco i principali. GIUSEPPE SANTOLI
Dal rapporto dell'Anvur sullo stato dell'università e della ricerca emergono per il ministro Giannini cinque priorità che attendono di tradursi in scelte politiche. LUISA RIBOLZI (Anvur)
Una analisi dei dati Ocse-Pisa relativi alla Sicilia (dopo quelli del Trentino) mette in evidenza tutti i problemi della scuola italiana. CINZIA BILLA e MICHELANGELO POLICARPO
L'ultima rilevazione Ocse-Pisa ha confermato per l'Italia risultati medi in matematica, lettura e scienze inferiori alla media Ocse. Però il Trentino eccelle. Perché? GIUSEPPE SANTOLI
Ieri mattina, in contemporanea con altre otto città del mondo, si è tenuta a Roma la conferenza stampa di presentazione dell'indagine Ocse-Pisa. La sintesi di FABRIZIO ROZZI
Il rapporto Pisa 2012 restituisce la fotografia di una varianza di risultati enorme tra scuole e tra aree del Paese. Perché? ELENA UGOLINI, ds, già sottosegretario all'Istruzione
Secondo il ministro Carrozza i dati Invalsi dimostrerebbero che non c'è un problema stranieri nelle classi italiane. È così? Non proprio. CINZIA BILLA e MICHELANGELO POLICARPO
Il nuovo Rapporto sull'indagine Pisa 2012 sarà presentato il 3 dicembre 2013. Ma dai Focus dell'Ocse emergono già molte indicazioni utili per la scuola italiana. TIZIANA PEDRIZZI
I dati sul successo scolastico sono migliorati, +0,6% alle scuole medie, +0,3% alle superiori rispetto al 2011/12. Eppure a far notizia sono i dati che mancano. DARIO NICOLI
Da noi l'istruzione superiore non universitaria è assente e ne paghiamo le conseguenze: troppi giovani sono espulsi dal sistema. LUISA RIBOLZI su "Education at a glance" 2013
Il nuovo rapporto Ocse sui sistemi educativi (Education at a glance 2013) fornisce l’occasione per qualche riflessione a caldo. Esempio: troppe ore fatte male. ENRICO GORI
Un recente studio svolto da psicologi dell’Università di Edimburgo su 17mila inglesi seguiti dai 7 ai 50 anni si rivela significativo anche per noi. ENRICO GORI, RAFFAELLA MARIN
Più soldi all’istruzione? Non serve. I docenti? Sono troppi, ne servono di meno ma più bravi. Ecco perché siamo destianti al declino. Ultima puntata dell’inchiesta di E. GORI e R. MARIN
I dati dicono che la qualità della secondaria (media e superiore) è la prima causa di crisi (destinata ad aumentare) della nostra università. Continua l’inchiesta di E. GORI e R. MARIN
Meno matricole all’università, oppure matricole di livello inferiore? Una risposta viene dai dati Timss e Pisa, rielaborati. Seconda puntata dell’inchiesta di ENRICO GORI e RAFFAELLA MARIN
L’università si lamenta perché ha pochi iscritti. La spiegazione c’è, ma chiama in causa tutto il nostro sistema formativo. L’analisi di ENRICO GORI e RAFFAELLA MARIN
È stata presentato ieri il primo Rapporto sulla qualità nella scuola in Lombardia, curato da Tuttoscuola. Quella lombarda è una “strana” scuola d’eccellenza. MAURIZIO AMOROSO
Cosa emerge dai dati di Iea delle due indagini Timss (matematica e scienze) e Pirls (lettura) presentati l’altro ieri da Invalsi? Il commento di TIZIANA PEDRIZZI
L’ultima indagine condotta dall'IEA evidenzia un deciso peggioramento degli studenti italiani in Lettura, Matematica e Scienze rispetto al 2006. Ne parliamo con ELISA CAPONERA (Invalsi)
Un certo rilievo hanno suscitato i dati Almadiploma sulle valutazioni dell’esperienza scolastica di quasi 38mila diplomati 2012. Come affrontare il nodo orientamento? CRISTINA CASASCHI
Neet in crescita, separazione tra scuola e lavoro, scarsi investimenti, riforme che non decollano: perché la scuola italiana sembra sempre rimanere al palo? Risponde NORBERTO BOTTANI
Se le famiglie italiane avessero vera libertà di scelta, l’8 percento lascerebbe la scuola statale per la scuola paritaria. Con un risparmio per lo Stato di 4 miliardi. MARCO LEPORE
Ieri Andrea Gavosto, presidente della FGA, ha risposto alle critiche di Enrico Gori e Raffaella Marin al Terzo Rapporto sulla scuola in Italia 2011 di FGA. La replica di GORI e MARIN
In un recente articolo Enrico Gori e Raffaella Marin hanno rivolto alcune critiche al Rapporto sulla scuola in Italia 2011 della Fondazione Agnelli. La risposta del presidente ANDREA GAVOSTO
Secondo la Fondazione Agnelli il punto debole della scuola italiana è costituito dallo snodo della scuola media. Per ENRICO GORI e RAFFAELLA MARIN si rischia, dicendo così, di semplificare
Anticipiamo una sintesi del Rapporto di ricerca svolto dall’Associazione TreeLLLe e dalla Fondazione per la Scuola della Compagnia di San Paolo sul progetto sperimentale del Miur Valorizza
Opportunità di accesso, età dei docenti, calo negli apprendimenti, divario sociale: MARCO GIOANNINI (Fondazione Agnelli) fa un ritratto dell’“anello debole” della scuola italiana
VALENTINA APREA, presidente della commissione cultura della Camera, interviene nel dibattito riguardante le cifre diffuse dall’Ocse sulla scuola in Italia. E strumentalizzate dalla stampa
TOMMASO AGASISTI, commentando i dati Ocse di Education at a glance 2011, spiega che per uscire dalla crisi non si potrà prescindere da investimenti cospicui in campo educativo
I dati riguardanti la preferenza dei giovani per la formazione professionale sono molto significativi. E condannano l’“esperimento sociale” dell’Emilia Romagna. Ne parla MARCO LEPORE
L’Invalsi ha pubblicato venerdì scorso il Rapporto nazionale Pisa 2009. Il sussidiario ne ha parlato con LAURA PALMERIO (Invalsi), project manager della rilevazione nazionale
Vale la pena riprendere il discorso sui dati che emergono dall’indagine OCSE-PISA2009. Possibilmente senza preconcetti. E non mancano le sorprese, come spiega TOMMASO AGASISTI
Se le scuole statali sono migliori delle paritarie, perché non tagliare i fondi a queste ultime? Ma il fatto è - spiega TOMMASO AGASISTI - che le paritarie non sono affatto inferiori. Anzi...
Secondo un recente rapporto, citato da Marco Politi sul “Fatto Quotidiano”, la secolarizzazione crescente farebbe vittime tra gli iscritti alle scuole paritarie. Il commento di MARCO LEPORE
Venerdì 10 dicembre è uscito su Repubblica.it un articolo di Salvo Intravaia per il quale “l’Italia è in basso per colpa della private”. Rispondono LUISA RIBOLZI e GIORGIO VITTADINI
L'incremento della cultura della valutazione è stato determinante, spiega DANIELA NOTARBARTOLO, nel miglioramento relativo dei risultati PISA di Sud, Sud-Isole e Nord Ovest
Puntuali sono arrivati da Parigi i dati della rilevazione internazionale Ocse-Pisa. Un primo commento di TIZIANA PEDRIZZI sui risultati per aree e regioni ottenuti dall’Italia
L’Invalsi ha pubblicato oggi il Rapporto relativo alla Rilevazione degli apprendimenti. Prova scritta di Matematica a.s. 2008-2009 dell’Esame di Stato. Il commento di GIORGIO BOLONDI
I dati di una recente indagine condotta da Paolo Trivellato (Milano-Bicocca) mostrano come i giovani scelgono oggi l’università. Il commento di TIZIANA PEDRIZZI
Le prove Invalsi permettono il confronto tra singola scuola e dato nazionale. La novità ora, spiega DANIELA NOTARBARTOLO, consiste nella migliore qualità e quantità delle informazioni
Il 30 per cento delle famiglie vorrebbe scegliere una scuola privata, ma non può per fattori economici. Un sostegno dello Stato per l’accesso alle paritarie, porterebbe a un significativo risparmio
Tutti sanno come cambiare la scuola: gli insegnanti, i politici, pedagogisti. Ma gli studenti cosa dicono? GIOVANNI COMINELLI spiega la ricerca che vede impegnati 50 giovani universitari
Passano gli anni ma la "questione insegnanti" è sempre aperta. LUISA RIBOLZI prova, attraverso i rapporti Censis, l'incapacità di pensare il problema a partire dalla qualità della scuola stessa
È stato diffuso il documento OCSE Education at a glance 2010. LUISA RIBOLZI commenta i dati più salienti relativi alla scuola italiana. Che, rispetto agli altri paesi, non sono confortanti
La scheda di correzione INValSI dello scritto di italiano all’esame di Stato è a disposizione delle commissioni. Ma contiene anche utili indicazioni per la didattica. Il commento di DANIELA NOTARBARTOLO
È il terzo anno che gli studenti della Terza classe della secondaria di I grado sostengono la “prova nazionale” dell’Invalsi. Il commento di DANIELA BERTOCCHI alla prova Invalsi di Italiano
Ilsussidiario.net ha parlato con ROBERTO RICCI (Invalsi) della prova Invalsi che attende gli studenti di III media e dell’ultimo rapporto tecnico sulle prove di II e V primaria
Può essere utile dare un’occhiata ai dati delle indagini TIMSS Advanced 2008 riguardanti matematica e scienze. Per scoprire che i nostri licei non fanno quello che potrebbero. Il commento di TIZIANA PEDRIZZI
Oggi l’INVALSI rende note le prove su cui sono stati misurati i ragazzi di 2a e 5a elementare e di 1a media, per le materie di italiano e matematica. Il commento di ELENA UGOLINI, membro del comitato di indirizzo dell’Invalsi
Presentato ufficialmente a Bari venerdì scorso, il Rapporto sulla scuola in Italia 2010 della Fondazione Agnelli traccia un quadro impietoso della scuola italiana. Ne parla GIOVANNI COMINELLI
DANIELA NOTARBARTOLO replica all’articolo di Roberto Stefanoni, ispettore tecnico del Miur. Lo scopo delle misurazioni del SNV è migliorare l’apprendimento degli studenti, non l’esame ai professori o la classifica delle scuole
Alla luce dei dati diffusi lo scorso anno da Invalsi, ELENA UGOLINI sottolinea come la disponibilità di parametri più chiari sul livello di istruzione dei vari istituti sia un’occasione per migliorare anziché una gara fra scuole
A fronte del dibattito scatenatosi sui recenti risultati dei test Invalsi LUISA RIBOLZI critica qualche intervento demagogico ponendo l’accento su una questione di realismo educativo: l’inserimento graduale degli studenti stranieri è una necessità concreta