La cinquina Usa

- Lorenzo Albacete

Risolta per il momento la crisi dello shutdown, mentre continuano le difficoltà per l’Obamacare, cominciano a profilarsi le candidature per le presidenziali del 2016. Di LORENZO ALBACETE

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Foto: InfoPhoto

Ora che lo shutdown dell’amministrazione federale è stato superato, almeno per il momento, comincia a prendere qualche forma il quadro dei possibili candidati alle prossime elezioni per il Presidente degli Stati Uniti, che si terranno nel novembre del 2016. Costoro e i loro sostenitori stanno anche cercando di interpretare i risultati di questa crisi e del suo temporaneo superamento, ai fini delle loro future campagne elettorali.

Dal canto suo, il Presidente Obama è apparso in televisione per parlare dei problemi tecnici che hanno reso difficile l’utilizzo del sito healthcare.gov per chi deve iscriversi nel programma sanitario voluto da Obama, il cosiddetto Obamacare. I tecnici sono all’opera per sistemare i “buchi” nei programmi, ma evidentemente gli avversari Repubblicani sono già all’attacco.

Come se non bastasse, durante il discorso di Obama nel Giardino delle Rose della Casa Bianca sull’applicazione della legge sanitaria e i problemi di computer, una donna è svenuta, finendo quasi per cadere nelle braccia di Obama.

Fortunatamente per i repubblicani, la cosa si è risolta prima che questa immagine potesse diventare una sorta di immagine dell’Obamacare. Comunque, tutti hanno sentito il commento del Presidente: “Forse parlo un po’ troppo.” La signora è poi risultata incinta e, si sa, queste cose possono capitare in quelle condizioni.

Nella città di New York, il candidato in testa nella corsa per la carica di sindaco è Bill Di Blasio, italo americano con ascendenze anche tedesche. Di Blasio è un Democratico che, come il suo predecessore nella carica, è in disaccordo con l’insegnamento della Chiesa riguardo ad aborto e matrimonio omosessuale (entrambi completamente legali a New York) e il cui programma sociale è decisamente quello di un Democratico di sinistra. L’attuale sindaco, Michael Bloomberg, partito come Repubblicano progressista, è attualmente un indipendente.

Nel New Jersey, il candidato favorito alla carica di governatore è il Repubblicano Chris Christie, un brillante politico, molto discusso, scaltro, divertente e corpulento. Sembra sia apprezzato anche da Obama, con cui si è incontrato durante la visita del Presidente in occasione del disastro causato dall’uragano Sandy.

La candidata democratica, sua avversaria nelle elezioni, ha messo in circolazione un intelligente spot televisivo nel quale si afferma che lei è l’unica a correre per la carica di governatore, perché è chiaro che Christie corre per la presidenza degli Stati Uniti.

Poi ci sono i senatori Repubblicani Marco Rubio della Florida e Ted Cruz del Texas. Malgrado i cognomi ispanici, sono ambedue distanti dalla agenda degli ispanoamericani, che è molto più progressista delle loro posizioni. Si tratta, tuttavia, di due politici molto abili. Cruz è stato definito da un noto commentatore della CNN il politico più intelligente oggi negli Usa. Attualmente, Cruz è il prediletto del Tea Party.

Infine, c’è un politico Democratico, intelligente politicamente e che ha il sostegno del politico forse il più abile in assoluto, che è Hillary Rodham Clinton, uscita dalla sua fase di riflessione per sostenere Di Blasio e il governatore della Virginia.

Abbiamo così il primo cast per i prossimi anni: Hillary, Bill, Chris, Marco, Ted. Con Barack impegnato a difendere il suo Obamacare e a chiedersi chi sarà il primo a chiedere il suo aiuto.

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