La Calabria che sorride

Cosenza è Capitale italiana del volontariato e il riscatto del Sud e della Calabria può passare anche e soprattutto dal Terzo settore

Uno dei problemi più gravi dell’Italia di oggi sotto il profilo economico, sociale e demografico è lo spopolamento dei borghi collinari e montani. Una realtà del Terzo settore e del volontariato calabrese mostra come partendo dal basso si può contrastare tale fenomeno facendo riscoprire alla gente la bellezza e le tradizioni delle aree interne e dando perciò possibilità inattese di lavoro e sviluppo.

Per l’anno 2023 Cosenza è Capitale italiana del volontariato perché riteniamo che il riscatto del Sud e della Calabria possa passare anche e soprattutto dal Terzo settore.

Nel nostro territorio operano oltre milleduecento ETS e più di dodicimila volontari e io sono uno di loro. Sono attivista del mio quartiere e portavoce di CASCo – Comitato Area Storica Cosenza, nato a settembre 2016 quando alcuni cittadini attivi del centro storico di Cosenza hanno deliberato di costituire un comitato di quartiere al fine di sollecitare le istituzioni con l’obbiettivo di favorirne il rammendo del tessuto sociale.

In questi pur pochi anni di attività, l’entusiasmo e le idee dei volontari di CASCo hanno permesso il raggiungimento di molti obiettivi in partnership con enti pubblici e privati per la rigenerazione dei luoghi, per ricucire il tessuto sociale e per la promozione culturale materiale e immateriale del centro storico di Cosenza.

Tra le nostre attività, particolarmente rilevanti per la crescita personale degli aderenti e per il contributo alla comunità che siamo riusciti a sviluppare sono state quelle di informazione, in collaborazione gratuita con la Regione Calabria, sui bandi del Progetto strategico per la valorizzazione dei Borghi della Calabria e il Potenziamento dell’offerta turistica e culturale e per il Fondo regionale artigianato nel 2017, le attività di sostegno all’amministrazione comunale di Cosenza per la redazione e l’adozione del Regolamento dei beni comuni di Cosenza, pubblicato il 29/06/2018, e, inoltre, siamo stati partner ufficiale di gUd – Giardini Urbani Diffusi, progetto finanziato dal MiC attraverso il CIS Cosenza Rinasce, a valere sui Fondi Cipe nel 2019.

Ma l’esperienza più significativa sul piano umano e di crescita personale di tutti noi è sicuramente da ascriversi all’attività di volontariato durante l’emergenza Covid-19, in coordinamento con il Centro Servizi per il Volontariato di Cosenza e il Banco Alimentare Calabria, per l’assistenza delle persone in difficolta, in qualità di comitato referente per l’area centro storico di Cosenza nel 2020. In ultimo, andiamo particolarmente fieri del contributo fornito al progetto Piccola L.U.Cy, progetto di rigenerazione partecipata di una piazza del Rione Santa Lucia nel centro storico di Cosenza candidato al bando Si Può Fare di Goodwill nel 2021 e di cui si può rinvenire la genesi e l’evoluzione sulle pagine social a esso dedicate e, naturalmente, nel lascito materiale ed immateriale nella piazza in questione e nell’esperienza dei suoi abitanti.

Questi risultati hanno ci hanno convinti a credere fortemente alla necessità di comunicare un’immagine il più possibile positiva della Calabria, lontana dal luogo comune di una terra sempre ripiegata su se stessa e sui suoi problemi. Anche per questo crediamo che Cosenza Capitale del volontariato rappresenti un’occasione per raccontare esperienze, come la nostra, di una Calabria positiva.

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