Carlo Taormina (Roma, 16 dicembre 1940) è un giurista e politico italiano. Consegue la Laurea in giurisprudenza all'Università "La Sapienza" di Roma, diviene dapprima avvocato e, in seguito, magistrato, ma poi decide di dedicarsi di nuovo alla professione forense. Come avvocato ha seguito casi delicati e molto noti all'opinione pubblica, quali la strage di Ustica, l'eccidio delle Fosse Ardeatine (fu difensore dell'ex capitano delle SS Erich Priebke), l'omicidio Marta Russo, il delitto di Cogne (sostituì il professor Carlo Federico Grosso nella difesa di Annamaria Franzoni; è stato a sua volta sostituito dall'avvocato Paola Savio), oltre ad alcuni imputati di Tangentopoli (Craxi, Muccioli, Andreotti, ecc.), legale dei bambini di Rignano Flaminio per sospetti casi di pedofilia, legale della Signora Maria Pia Maoloni, la mamma delle due bimbe italo-belghe contese per sospetti abusi sessuali da parte del padre e del nonno paterno. All'attività forense affianca anche l'insegnamento: nel 1975 diviene professore ordinario di Procedura Penale all'Università di Macerata, ruolo che tuttora ricopre all'Università degli studi di Roma "Tor Vergata". Taormina cominciò la sua carriera politica nel 1996, candidandosi alla Camera nel collegio Roma Monte Sacro in rappresentanza del Polo per le Libertà: ottenne il 49,9% dei voti e per una manciata di consensi fu sconfitto dall'esponente dell'Ulivo Ennio Parrelli. Inoltre nella XIV Legislatura è Deputato nelle file di Forza Italia e diviene sottosegretario al Ministero dell'Interno nel Governo Berlusconi II. Il suo mandato politico non è stato rinnovato nella XV Legislatura.
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