Nato il 9 maggio 1938 A Milano, laureato in giurisprudenza, avvocato penalista, Professore associato di discipline giuridiche. Dopo aver fatto parte del Partito Socialista Italiano, entra in Forza Italia. Dal 1994 al 1998, per due mandati, è stato presidente dell'Unione delle Camere Penali Italiane. Iscritto al gruppo parlamentare Forza Italia, dal 3 maggio 2006, è deputato. Nel 2008 è stato eletto nelle file del Popolo della Libertà. Feed Rss
Archiviati i referendum, la riforma della giustizia torna nelle mani della politica. Entro oggi atteso il voto finale del Senato su nuovo ordinamento giudiziario e Csm
La ministra Cartabia ha avviato il cantiere del processo penale, poi toccherà a Csm e civile. I nodi da sciogliere non mancano, a partire dalla prescrizione
Scoppia un caso dopo le dichiarazioni del sottosegretario Morrone (Lega). Nessuna risposta del Quirinale a Salvini, che teme un attacco dei pm. La verità di GAETANO PECORELLA
Per GAETANO PECORELLA, sulle intercettazioni basterebbe applicare la legge e sulla prescrizione Forza Italia non accetterà mai l’allungamento dei tempi chiesto dal governo
Per GAETANO PECORELLA, quelle di Renzi sono proposte sulle quali da anni si stanno scontrando Berlusconi e la sinistra. Mancano interventi semplici e concreti per riformare il sistema
Sì all'affidamento ai servizi sociali: la Procura ha accolto la richiesta degli avvocati di Berlusconi. Ma per GAETANO PECORELLA, penalista, la vera incognita viene dai processi pendenti
Secondo GAETANO PECORELLA, è impensabile che se la riforma della giustizia non è mai stata fatta con maggioranze solide possa essere varata da un governo così debole
GAETANO PECORELLA spiega in che termini Berlusconi abbia deciso di ricandidarsi per la sesta volta anche per poter incidere sulle vicende che lo riguardano da vicino
GAETANO PECORELLA spiega perché la vaghezza di alcuni reati introdotti dalla legge anticorruzione conferirà alla magistratura ulteriori margini di discrezionalità
In Italia - afferma GAETANO PECORELLA - si è ampliamente abusato della custodia cautelare, fino al punto da rendere necessaria una seria riforma della disciplina.
Dopo il lavoro, la giustizia. Nell’agenda del presidente del Consiglio, Mario Monti, di ritorno dal viaggio in Estremo Oriente, non c'è solo l'articolo 18. L'intervista a GAETANO PECORELLA
Per GAETANO PECORELLA, “era manifesto che la prescrizione nel caso Mills si fosse già verificata. I pm hanno costruito delle ipotesi che giuridicamente non stanno in piedi”
L’emendamento alla legge comunitaria del leghista Gianluca Pini, sulla responsabilità civile dei magistrati riaccende lo scontro sulla Giustizia. L'intervista a GAETANO PECORELLA
L’avvocato GAETANO PECORELLA commenta le parole del ministro Cancellieri secondo cui a Milano non ci sarebbe una cultura omertosa, ma un interesse a reinvestire il denaro sporco
Cosa c'è dietro alla richiesta di accompagnamento coatto per il Premier da parte della procura di Napoli? IlSussidiario.net ha chiesto un commento a GAETANO PECORELLA
Il governo è pronto a una “riforma epocale” della giustizia, l’opposizione minaccia un "Vietnam parlamentare”. In questo clima sale l’attesa per il Cdm. L'analisi di GAETANO PECORELLA
Il paese si spacca sul caso Ruby, ma per colpire Berlusconi tutto è lecito? Si giustifica un apparato di controllo come quello impiegato dalla procura? Parla GAETANO PECORELLA
Si chiude con l'assoluzione di tutti gli imputati il processo per l'attentato compiuto a Brescia 36 anni fa. GAETANO PECORELLA commenta questa sentenza a IlSussidiario.net
La riforma della giustizia sembra uno dei punti in cui la maggioranza rischia di incagliarsi. Ma, spiega GAETANO PECORELLA, esiste una questione più pericolosa per il governo
Oggi si vota sul maxiemendamento che comprende il ddl intercettazioni. Il sussidiario ne ha parlato con GAETANO PECORELLA, avvocato penalista e deputato Pdl
Indispensabile, secondo il deputato Pdl, una generale riforma della magistratura. In particolare, per quanto riguarda l’assetto del Csm, bisogna: aumentare il numero di eletti dal parlamento, se non addirittura direttamente dal popolo; creare due sezioni distinte, una per i giudici e una per i pm; infine separare l’azione disciplinare dall’assegnazione di incarichi