La Cina ha deciso che darà una ricompensa fino a 100mila yuan, pari a 14mila euro, a chi denuncerà alle autorità attività o comportamenti di terzi che possano violare la sicurezza nazionale. La notizia è stata riportata in Italia da “La Repubblica”, sulle cui colonne campeggiano le frasi di un funzionario del Ministero della Sicurezza di Stato: “Le nuove misure mirano a standardizzare le ricompense e a motivare i cittadini cinesi in un momento in cui si intensificano le minacce delle agenzie di intelligence straniere e di altre forze ostili”.
In particolare, gli abitanti della Cina potranno ricevere “ricompense spirituali” sotto forma di certificati o “ricompense materiali” in contanti: da 10mila yuan a 100mila, a seconda dell’importanza della soffiata, che potrà essere trasmessa “utilizzando la propria reale identità o in forma anonima per telefono, e-mail, lettera o di persona”. Sarà punito, altresì, chi fornirà informazioni false. Un portavoce del Ministero ha affermato che “il regolamento incoraggerà i cittadini a segnalare tali minacce. Si tratta di una misura di sicurezza concreta in vista del Congresso del Partito che ci sarà in autunno”.
CINA, RICOMPENSE MATERIALI O SPIRITUALI PER CHI SEGNALA VIOLAZIONI
Come scrive ancora “La Repubblica”, da tempo gli uffici per la sicurezza nazionale a tutti i livelli amministrativi sono stati autorizzati a redigere regolamenti regionali sulle ricompense per i cittadini, a volte arrivando persino anche a 500mila yuan. Secondo il Beijing News, “soltanto nel 2018 nella capitale della Cina arrivarono quasi 5mila segnalazioni. Due anni prima, il 15 aprile 2016, il Paese celebrò la prima Giornata annuale dell’educazione alla sicurezza nazionale con una valanga di propaganda, tra cui un manifesto in stile fumetto affisso in tutta Pechino che metteva in guardia le giovani dipendenti pubbliche dall’uscire con affascinanti stranieri, per evitare che si innamorassero di un potenziale James Bond“.
Tuttavia, questa è la prima volta che le massime autorità di sicurezza della Cina specificano e chiariscono le condizioni, i metodi, gli standard e le procedure per premiare le segnalazioni: “Quando più di una persona offre la stessa dritta, quella che l’ha segnalata per prima sarà la prima a ricevere una ricompensa, ma anche gli altri potrebbero avere diritto a qualcosa”, ha sottolineato ancora il Ministero.