Migliaia di persone sono scese in piazza nelle ultime ore a Bucarest, capitale della Romania, per protestare contro l’assurda vicenda che ha visto protagonista la 15enne Alexandra Macesanu, ragazzina rapita da un serial killer che ha denunciato tre volte invano il suo sequestro senza che la polizia si decidesse ad entrare in azione 19 ore dopo, quando per lei era ormai troppo tardi. Alexandra, originaria del villaggio di Dobrosloveni, è stata rapita il 24 luglio da un uomo di 65 anni, mentre faceva l’autostop nel tentativo di tornare a casa. Purtroppo per lei è finita tra le grinfie di un orco, il 65enne Gheorghe Dica, che una volta scoperto dalla polizia ha confessato il delitto della ragazzina oltre a quello di un’altra ragazza ad aprile. I cittadini si scagliano in queste ore contro la polizia, colpevole di aver ignorato per 12 ore la denuncia della 15enne prima di decidersi a cercarla: ne sono trascorse 19 prima che gli agenti sono entrati nell’abitazione di Dica, in cui ormai giaceva il corpo senza vita di Alexandra.
RAGAZZA RAPITA DA SERIAL KILLER: POLIZIA LA CERCA DOPO 19 ORE
La ragazza romena rapita dal serial killer per tre volte è riuscita a mettersi in contatto con la polizia: come riferito da Euronews, in quelle telefonate la 15enne ha tentato di descrivere agli agenti la casa dell’uomo che le aveva offerto un passaggio con l’inganno. La terza e ultima chiamata però è stata drammatica: prima che la linea cadesse Alexandra Macesanu ha detto, “sta arrivando, sta arrivando”. Dalla fine di quella chiamata 12 ore sono trascorse prima che la polizia iniziasse ad ispezionare tre edifici, compreso quello in cui la ragazza è stata tenuta prigioniera, ovvero la casa del 65enne. Il controllo finale è avvenuto 19 ore dopo la chiamata della giovane: all’interno dell’abitazione sono stati rinvenuti resti umani e gioielli appartenenti ad Alexandra. Il ministro dell’Interno romeno, Nicolae Moga, ha licenziato il capo della polizia, Ioan Buda, “perché sono necessarie misure drastiche”, ma la rabbia della gente non si è esaurita. I manifestanti accusano il governo Socialdemocratico di aver indebolito il sistema giudiziario con riforme che hanno ricevuto anche severe critiche da parte dell’Unione Europea. Il presidente della Repubblica, Klaus Iohannis, di centro-destra, ha detto che “sono obbligatorie le dimissioni di tutti coloro che hanno commesso errori in questo caso che ha avuto drammatiche conseguenze”.