Lorenzo Bazzana, responsabile economico di Coldiretti, ha preso la parola ai microfoni di “TgCom 24”, analizzando la situazione legata ai consumi e ai “nuovi” comportamenti a tavola degli italiani, complice il caro bollette. L’esperto ha esordito dicendo che “il 19% degli italiani dichiara di modificare le proprie abitudini scegliendo prodotti alimentari che non abbiano bisogno di cottura, per cercare di risparmiare e contrarre i consumi del gas, viste le bollette che circolano. Poi c’è un 52% che invece sottolinea di essere più attento e di attuare delle strategie per ridurre il consumo di gas, pur continuando comunque a cuocere i prodotti alimentari. Si fa quindi ricorso a pentole a pressione o a doppia attitudine, come bollitura e vapore, oppure si scaldano contemporaneamente nel forno più prodotti”.
Il 27% dei nostri connazionali afferma infine di non avere modificato le proprie abitudini, ma si tratta di meno di un terzo della popolazione del Belpaese: “È importante intervenire, perché la pandemia prima e la crisi economica poi stanno mettendo in ginocchio le famiglie e questa difficoltà non potrà che riverberarsi sulle industrie”.
COLDIRETTI: “CALANO I CONSUMI DI FRUTTA E VERDURA, LA DIETA MEDITERRANEA VA PRESERVATA”
Nel prosieguo del suo intervento a “TgCom 24”, Lorenzo Bazzana di Coldiretti si è poi concentrato sui consumi di frutta e verdura: “Noi sappiamo che sono fondamentali per il mantenimento di un corretto stato di salute e vedere la contrazione dell’11% nella domanda di questi cibi è assolutamente preoccupante. Tali scostamenti devono essere contenuti: la dieta mediterranea è quella che ha consentito alla popolazione italiana di raggiungere alcuni record dal punto di vista della longevità e della salute, dunque va preservata”.
Bazzana ha poi rivelato che Coldiretti si augura che esista la possibilità per il governo di intervenire al più presto per ridurre i costi energetici per le imprese: “Le aziende florovivaistiche per riscaldare le serre utilizzano il gas e si ritrovano un aumento in bolletta del 1200%. Si tratta di situazioni insostenibili, che rischiano di compromettere l’esito del buon export italiano nel mondo”. Inoltre, “il nostro presidente ha presentato cinque proposte alla politica, che riguardano il piano invasi e altre iniziative connesse al fotovoltaico agricolo, all’equiparazione del biodigestato ai concimi chimici con libero utilizzo e ai danni causati dall’eccessiva proliferazione di selvatici, cinghiali in primis”.