Testo completo "Com'é profondo il mare" di Lucio Dalla, la cover a Sanremo 2024 sarà cantata da Mahmood
Testa “Com’é profondo il mare” di Lucio Dalla, protagonista della serata delle cover a Sanremo 2024
Il testo “Com’é profondo il mare” di Lucio Dalla é protagonista alla gara di cover del Festival di Sanremo 2024, interpretata da Mahmood. La cover della canzone Com’é profondo il mare di Lucio Dalla, dal testo evocativo, sarà molto suggestiva perché rappresenta una pietra miliare bella storia della musica made in Italy.
“Come è profondo il mare” è anche il titolo del settimo album in studio del cantante italiano Lucio Dalla, pubblicato nel 1977. Lo stesso disco é ricordato ancora oggi come il primo lavoro di cantautorato a firma Lucio Dalla come autore di testo e musica. Inoltre contiene al suo interno la canzone oggetto della cover di Mahmood, Big al Festival di Sanremo 2024.
Testo completo “Com’é profondo il mare” di Lucio Dalla cantata da Mahmood Sanremo 2024
Il video della cover eseguita da Mahmood a Sanremo 2024 é fruibile a partire dalla registrazione in diretta della performance, sul sito streaming Raiplay.it.
Di seguito riportato, il testo integrale della canzone oggetto della cover di Mahmood sulle note di “Com’é profondo il mare”, brano originale di Lucio Dalla, in corsa alla gara cover di Sanremo 2024.
Siamo noi, siamo in tanti
Ci nascondiamo di notte
Per paura degli automobilisti, dei linotipisti
Siamo i gatti neri, siamo pessimisti
Siamo i cattivi pensieri
E non abbiamo da mangiare
Com’è profondo il mare
Com’è profondo il mare
Babbo, che eri un gran cacciatore
Di quaglie e di fagiani
Caccia via queste mosche
Che non mi fanno dormire
Che mi fanno arrabbiare
Com’è profondo il mare
Com’è profondo il mare
È inutile, non c’è più lavoro
Non c’è più decoro
Dio o chi per lui
Sta cercando di dividerci
Di farci del male, di farci annegare
Com’è profondo il mare
Com’è profondo il mare
Con la forza di un ricatto
L’uomo diventò qualcuno
Resuscitò anche i morti, spalancò prigioni
Bloccò sei treni con relativi vagoni
Innalzò per un attimo il povero
A un ruolo difficile da mantenere
Poi lo lasciò cadere, a piangere e a urlare
Solo in mezzo al mare
Com’è profondo il mare
Poi da solo l’urlo diventò un tamburo
E il povero come un lampo nel cielo sicuro
Cominciò una guerra per conquistare
Quello scherzo di terra
Che il suo grande cuore doveva coltivare
Com’è profondo il mare
Com’è profondo il mare
Ma la terra gli fu portata via
Compresa quella rimasta addosso
Fu scaraventato in un palazzo, in un fosso
Non ricordo bene
Poi una storia di catene, bastonate
E chirurgia sperimentale
Com’è profondo il mare
Com’è profondo il mare
Intanto un mistico, forse un’aviatore
Inventò la commozione
Che rimise d’accordo tutti
I belli con i brutti
Con qualche danno per i brutti
Che si videro consegnare
Un pezzo di specchio
Così da potersi guardare
Com’è profondo il mare
Com’è profondo il mare
Frattanto i pesci
Dai quali discendiamo tutti
Assistettero curiosi
Al dramma collettivo di questo mondo
Che a loro indubbiamente doveva sembrar cattivo
E cominciarono a pensare
Nel loro grande mare
Com’è profondo il mare
Nel loro grande mare
Com’è profondo il mare
È chiaro che il pensiero dà fastidio
Anche se chi pensa è muto come un pesce
Anzi un pesce
E come pesce è difficile da bloccare
Perché lo protegge il mare
Com’è profondo il mare
Certo, chi comanda
Non è disposto a fare distinzioni poetiche
Il pensiero come l’oceano
Non lo puoi bloccare
Non lo puoi recintare
Così stanno bruciando il mare
Così stanno uccidendo il mare
Così stanno umiliando il mare
Così stanno piegando il mare