Si sono chiusi quando in Italia era notte, i festeggiamenti negli Stati Uniti per il 4 luglio e la festa dell’Indipendenza. «L’America di oggi è più forte che mai», alcune delle dichiarazioni rilasciate dal presidente Donald Trump nel discorso di chiusura degli eventi. Parole che però stridono con quanto accaduto proprio durante i festeggiamenti, con una serie di scontri fra sostenitori del presidente e antagonisti, culminati con spintoni e insulti. Due bandiere americane sono state inoltre date alle fiamme, e quattro persone sono state arrestate. Momento di tensione quindi in quel di Washington, come del resto era prevedibile viste le polemiche della vigilia per la imponente parata militare, quasi in stile sovietico, voluta dal commander in chief. La cosa certa è che l’evento si è tenuto, con centinaia di migliaia di persone che hanno assistito con il naso all’insù al passaggio dell’Air Force One, l’aereo presidenziale, nonché dei bombardieri B2 e dei caccia F35. Presenti i reduci e i patrioti, ma anche tanta gente comune, che ha voluto assistere dal vivo al tradizionale spettacolo dei fuochi d’artificio. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
4 LUGLIO, FESTA DELL’INDIPENDENZA
Massima allerta negli Usa in occasione delle celebrazioni del 4 luglio, l’Independence Day, la festa più importante nel calendario americano e per questo motivo il più appetibile per i nemici interessati a guastarne lo spirito. Ecco perché, come riportato dall’ANSA, le autorità hanno disposto un maxi-piano di sicurezza che interesserà non soltanto le precauzioni da assumere per prevenire attentati terroristici ma anche per tenere sotto controllo le già annunciate manifestazioni contro Donald Trump. Il presidente americano sarà a Washington, blindatissima, per la parata militare da lui fortemente voluta, ma il maltempo rischia di rovinargli la festa visto che sulla Capitale è attesa pioggia. Le misure di sicurezza riguardano in ogni caso le maggiori città americane: a New York, per esempio, migliaia di agenti sono stati dislocati nei punti nevralgici. Nella Grande Mela si terrà infatti il tradizionale spettacolo di fuochi di artificio sull’East River che attirerà migliaia di persone tra residenti e turisti. (agg. di Dario D’Angelo)
4 LUGLIO, FESTA DELL’INDIPENDENZA: POLEMICHE PER LA PARATA VOLUTA DA TRUMP
La festa dell’indipendenza degli Stati Uniti, prevista per la serata di oggi, 4 luglio 2019, sta creando non poca polemica. Il presidente Donald Trump ha voluto trasformare il giorno di oggi in un evento militare, e per l’occasione ha fatto piazzare due enormi carri armati Adams da 70 tonnellate l’uno, fatti arrivare appositamente in treno dalla base di Fort Stewart, in Georgia, e piazzati nei pressi del Lincoln Memorial a Washington. Nei cieli voleranno invece gli F35, nonché l’Air Force One, il famoso aereo presidenziale. A terra, migliaia di uomini in divisa, che sfileranno di fronte alla gente comune ma soprattutto dinanzi agli esponenti del partito repubblicano, che accorreranno in massa questa sera. I critici accusano il commander in chief di “politicizzare” le forze armate, come ad esempio Jordan Libowitz, dell’organizzazione non governativa Citizen for Responsibility and Ethics a Washington, che ha spiegato: «I militari non possono partecipare a campagne politiche. Se si trovassero vicino a lui durante un discorso politico mentre indossano l’uniforme, rappresentando le forze armate questo potrebbe rappresentare un problema». Anticipata la colonna sonora che farà da sfondo alla parata, da “Star Wars” a Bohemian Rhapsody”, passando per “Hail to the Chief” e arrivando fino a “God Bless the Usa”. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
4 LUGLIO, FESTA DELL’INDIPENDENZA
E’ tempo di festa oggi negli Stati Uniti per il 4 luglio, il giorno dell’Indipendenza. Il presidente Donald Trump ha organizzato una maestosa parata militare per l’evento “Saluto all’America”, che culminerà con il tradizionale spettacolo dei fuochi d’artificio. Secondo il tycoon, “sarà l’evento pirotecnico più grande di sempre”, e il tutto si terrà sul National Mall a Washington, di fronte a migliaia di persone che si riverseranno nella zona a partire dalle ore 20:00 locali, quando da noi saranno le 4 della notte fra giovedì 4 e venerdì 5 luglio. La grande parata militare si terrà invece fra le 18:30 e le 19:30 locali, in un’area che comprenderà anche il famoso monumento in onore di Abramo Lincoln, il “Lincoln Memorial” e che prevederà anche delle tribune riservate però ai soli ospiti “vip” dotati di biglietto, inclusi amici della famiglia Trump, e funzionari della stessa amministrazione. La serata inizierà con l’evento della parata militare, con tanto di spettacolare volo degli F-35, tanto criticata dall’opinione pubblica. Quindi i vari corpi suoneranno i propri inni con le rispettive bande, e infine lo spettacolo dei fuochi d’artificio e il discorso di Trump. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
4 LUGLIO, FESTA DELL’INDIPENDENZA
Grande festa negli Stati Uniti, oggi 4 luglio. Si celebra l’indipendenza e per l’occasione le vie di Washington saranno “invase” dai mezzi militari dell’esercito degli States per la parata voluta fortemente dal presidente Donald Trump. Una scelta, quella appunto di trasformare il giorno dell’Indipendenza in un evento militare come sponsor del brand del tycoon, che ha provocato non poche polemiche. Anthony C. Zinni, ex capo del Comando centrale degli Stati Uniti, ha commentato: «Schiera le truppe, così possiamo ringraziarle lascia i carri armati per la Piazza Rossa». Così invece Muriel Bowser, sindaco di Washington: «Mostrare i carri armati e le attrezzature pesanti non sono il modo americano di onorare l’esercito». Ma dal suo canto Trump tira dritto, pronto a mettere in scena il suo esercito, ispirato dalla parata del 14 luglio in Francia, definita dallo stesso commander in chief una delle “più grandi parate che abbia mai visto”. Non è ben chiaro quanto costerà l’intero evento, c’è chi dice addirittura 90 milioni di dollari, chi invece parla di un milione, fatto sta che Trump si è “giustificato” twittando: «Il costo del nostro grande Saluto all’America domani sarà molto piccolo rispetto a quello che vale. Possediamo gli aerei, abbiamo i piloti, l’aeroporto si trova proprio accanto, tutto ciò di cui abbiamo bisogno è il carburante». (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
4 LUGLIO, FESTA DELL’INDIPENDENZA
Oggi per gli Stati Uniti d’America non è un giorno come tutti gli altri. Il 4 luglio, infatti, per chi è un vero patriota, rappresenta un momento speciale, di svolta, per l’intera Nazione. Come tutti sanno (e come il nome stesso della celebrazione anticipa) ciò che viene festeggiato altro non è che l’indipendenza dal Regno di Gran Bretagna, prima matrice comune dei due popoli e in seguito elemento soffocante e ‘di troppo’. I festeggiamenti in questo giorno per gli americani sono moltissimi, tutti volti a commemorare quell’importantissimo 4 luglio del 1776, quando uno dei Padri fondatori degli U.S.A., Thomas Jefferson, rese noto a tutti un documento di estrema rilevanza per tutta la storia americana: stiamo parlando, ovviamente, della famigerata Dichiarazione d’Indipendenza. La storia ci ha sempre detto che a redarla non fu il solo Jefferson ma, anzi, fu la Commissione dei Cinque, ma, fatti alla mano, il vero esecutore e cuore pulsante dell’azione sappiamo essere stato lui, Thomas Jefferson. L’iter non fu così semplice ma, anzi, tortuoso e ricco di difficoltà.
4 LUGLIO, FESTA DELL’INDIPENDENZA: LA GRANDE FESTA AMERICANA
Prima di arrivare al famigerato 4 luglio e a tutto quello che ne è conseguito, la strada da percorrere è stata molta e non povera affatto di difficoltà. Gli Stati Uniti d’America dovettero lottare e fare del loro meglio per poter avere la loro indipendenza e affrancarsi completamente dal Regno di Gran Bretagna e dai suoi artigli. Dapprima, infatti, ci fu la cosiddetta Rivoluzione Americana che vide il suo apice nella separazione legale delle tredici colonie dall’Inghilterra. Questa separazione avvenne appena due giorni prima del fatidico 4 luglio, ossia il 2 luglio 1776. IN questa data il Secondo Congresso Continentale espresse il suo voto per confermare la risoluzione d’Indipendenza che era stata proposta da Richard Henry Lee. Da lì in poi tutto sarebbe cambiato: Thomas Jefferson sarebbe diventato uno dei politici più importanti della storia degli Stati Uniti d’America, nonché uno dei padri fondatori dell’intera Nazione a stelle e strisce. Una piccola curiosità: il 4 luglio è una data convenzionale, visto che il Congresso firmò il documento il 2 agosto.
4 LUGLIO, FESTA DELL’INDIPENDENZA: LA TRADIZIONE
Il 4 luglio è un grande giorno di festa per gli americani. Come è tradizione per i giorni di festa speciali, i festeggiamenti sono tanti in tutto il Paese e ricchi di tradizioni ben precise. Ad esempio, è usanza passare il giorno dell’Indipendenza con i propri familiari facendo un barbecue o una grigliata all’aria aperta, per degustare qualsiasi tipo di carne. Ci si riunisce con amici e parenti e si sta tutti insieme decorando la propria casa di bandierine o gagliardetti blu, bianchi e rossi, per rimarcare che, in quel preciso giorno, la propria Nazione era diventata finalmente libera e completamente indipendente. Come è ovvio, il 4 luglio nel corso degli anni è diventato sempre più presente all’interno dei media. Citare ogni riferimento a questa grande festa americana è praticamente impossibile, ma, a titolo meramente informativo, possiamo citare almeno due film altamente rappresentativi. Il primo è Nato il 4 luglio con Tom Cruise, che racconta la storia controversa di un reduce di guerra e il secondo è Indipendence Day, che affronta la perpetua lotta umani-extraterrestri.
Tomorrow: the greatest Fourth of July celebration in our Nation’s history. pic.twitter.com/9Rw3cvoikx
— The White House (@WhiteHouse) 4 luglio 2019
4 LUGLIO, FESTA DELL’INDIPENDENZA: POLEMICA PER LA PARATA DI TRUMP
Oggi è il 4 luglio e negli Stati Uniti è il giorno della grande festa dell’Indipendenza. Gli amici a stelle e strisce ricordano infatti oggi quanto accadde nel 1776, appunto il 4 luglio, in cui gli States dichiararono l’indipendenza dalla Gran Bretagna: 13 colonie decisero di staccarsi dall’egemonia del regno britannico, divenendo appunto autonome. Numerosi gli eventi in programma nelle prossime ore oltre oceano, fra fuochi d’artificio, barbecue, picnic, concerti, manifestazioni sportive e parate, in ricordo appunto di quanto avvenuto esattamente 243 anni orsono. Non mancano le polemiche visto che Donald Trump, per la seconda volta da quando è in carica, ha deciso di organizzare una maxi sfilata militare, trasformando di fatto il 4 luglio nella festa delle forze armate. Un’idea, come ricorda Repubblica, che al commander in chief era venuta in occasione della visita a Parigi, da Emmanuel Macron, dopo aver assistito alla grande parata del 14 luglio.
4 LUGLIO, FESTA DELL’INDIPENDENZA NEGLI STATI UNITI
A far storcere il naso, il fatto che l’evento costerà diversi milioni di dollari, stando a quanto anticipato dal Washington post citando due fonti anonime fidate, e una parte di questi, circa 2.5 milioni, verranno finanziati con denaro pubblico, prelevati dal budget destinato ai parchi e ai musei. Soldi che secondo gran parte dell’opinione pubblica sarebbe stato meglio destinare altrove, magari per dei pasti caldi per tutti i veterani che in America non hanno un tetto dove vivere. Di conseguenza sono già in programma eventi di protesta, come ad esempio roghi di bandiere, “smoke in” per fumare marijuana lungo il percorso della parata, così come avvenne già nel 1970 durante un evento simile organizzato dall’allora presidente Nixon, e il gigantesco pallone di Baby Trump, già visto altrove. «Mai visto nulla di simile – le parole del senatore Tom Udall a capo della commissione per gli stanziamenti del Senato all’ambiente – nessun evento politico dovrebbe essere pagato con i soldi dei contribuenti».