Ripristinata la festa del 4 novembre
Con una votazione odierna il Senato ha ripristinato la festa del 4 novembre, ovvero il giorno dell’Unità nazionale delle Forze Armate. La proposta, avanzata dal senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri, ha ottenuto 102 votazioni a favore, nessuna contraria, e 28 astensioni, tutte da parte di senatori del Movimento 5 Stelle. La festività sarà ripristinata già con decorrenza nel 2023 e salvo nuove revisioni si celebrerà ogni anno.
In passato, il 4 novembre era giornata di celebrazione dell’Unità nazionale, ma anche della giornata delle Forze Armate, mentre ora il Senato ha deciso di farla diventare una festività unica, che commemori entrambe le ricorrenze. Originariamente indetta nel 1919, a partire dagli anni ’70 è diventata una festa mobile, cadenzata dalla prima domenica di novembre. Negli anni ’80 e ’90, invece, la celebrazione del 4 novembre è andata leggermente declinando, perdendo, almeno nell’immaginario della popolazione, di importanza. Solamente per volere di Carlo Azeglio Ciampi, nel corso del suo mandato presidenziale, è tornata più centrale, ma senza essere istituita come festività nazionale. Ora, manca ancora la votazione alla Camera, che difficilmente non andrà a buon fine.
4 novembre, sarà giorno di ferie? Cosa si festeggia
Insomma, il 4 novembre potrebbe ben presto tornare ad essere la giornata in cui si celebrano l’Unità nazionale e le Forze Armate. Secondo il testo approvato oggi dal Senato e che verrà a breve valutato anche dalla Camera, non si tratterà di una giornata di ferie, al pari del Natale, della Liberazione o della Festa dei lavoratori. La proposta, infatti, suggerisce agli enti locali e alle scuole, di ogni ordine e grado, di organizzare attività tematiche commemorative, magari prevedendo programmi appositi.
Ora, come in passato, la festa dell’Unità nazionale e delle Forze Armate, ripristinata per il 4 novembre, ricorda l’Armistizio di Villa Giusti del 1918. Fu una giornata storica perché permise agli italiani il rientro nei territori di Trento e Trieste, concludendo definitivamente il processo di unificazione nazionale che aveva preso il via in epoca risorgimentale. Inoltre, nello stesso anno terminò anche la Prima Guerra Mondiale, e il 4 novembre del 1921, con la tumulazione del “Milite ignoto” sul Sacello dell’Altare della Patria a Roma, vennero commemorati i soldati caduti a difesa della Patria nel corso del conflitto. Dunque, la festa dell’Unità nazionale e delle Forze Armate è un momento per ricordare tutti coloro che hanno sacrificato se stessi per un bene supremo, dando concretezza all’ideale della Patria.