L’elisir di lunga vita è rappresentato dalla presenza del cromosoma Y negli uomini dopo i 70 anni d’età? Una domanda non così irrazionale, dal momento che gli studiosi del Berne Cardiovascular Research Center dell’University of Virginia, pubblicato di recente sulla prestigiosa rivista “Science”, hanno rivelato che negli over 70 può succedere di assistere alla scomparsa del cromosoma Y nei globuli bianchi, fattore che determinerebbe minore longevità e una serie di problemi di natura cardiaca, con danneggiamento del tessuto del cuore e l’origine di alcune fibrosi, ossia cicatrici che irrigidiscono il muscolo cardiaco e ne riducono la funzione.
Il rischio comprende anche l’insorgenza di tumori e della malattia di Alzheimer. Nel loro iter scientifico, i ricercatori hanno utilizzato la tecnica di ingegneria genetica Crispr in topi senza cromosomi Y nei loro globuli bianchi per simulare la condizione umana di cui sopra e poi hanno analizzato i dati della Biobank del Regno Unito. Come si legge sul “Corriere della Sera”, “i ricercatori hanno visto che la perdita del cromosoma Y accelera le malattie legate all’età, rendendo i topi più soggetti a morte prematura, complice una complessa serie di reazioni del sistema immunitario che portano all’anomala formazione di tessuto cicatriziale fibroso nel cuore e in altri organi, tra cui reni e polmoni. L’analisi dei dati della biobanca ha confermato quanto osservato nei topolini: gli uomini che in cui era stata osservata una perdita del cromosoma Y avevano, a distanza di una media di 11 anni, un rischio aumentato di morire a causa di insufficienza cardiaca o di altre patologie cardiovascolari rispetto agli uomini senza questa problematica”.
CROMOSOMA Y, 40% UOMINI LO PERDONO DOPO I 70 ANNI D’ETÀ: QUALI SONO LE CURE?
Ma qual è la cura ideale per cercare di circoscrivere i danni provocati dalla fibrosi? Un’ipotesi sulla quale gli studiosi, nel loro approfondimento sul cromosoma Y, hanno effettuato elucubrazioni, giungendo alla conclusione che si rivelerebbe efficace il pirfenidone, farmaco approvato dalla statunitense Food and Drug Administration (Fda) per il trattamento della fibrosi polmonare idiopatica, attualmente in fase di sperimentazione anche per l’insufficienza cardiaca e la malattia renale cronica.
In attesa di nuovi dati sul cromosoma Y, ha concluso il “CorSera” citando la ricerca, gli uomini possono diminuire i fattori di rischio smettendo di fumare: coloro che fumano hanno il triplo delle probabilità rispetto ai non fumatori di subire una perdita del cromosoma Y nei loro globuli bianchi.