Domenico Arcuri e il Governo finiscono nel mirino di Giorgia Meloni. In base a quanto riportato da Openpolis, che cita i dati dell’osservatorio bandi Covid, il 91,7% dei bandi per l’emergenza coronavirus aggiudicati da imprese con sedi situate in Paesi diversi dall’Italia sono andati a imprese cinesi. Entrando nel dettaglio, il 36,25% dei 4,73 miliardi messi sul tavolo dal Governo dal 31 gennaio al 17 novembre per fronteggiare l’epidemia è spettato a ditte di Pechino, percentuale che possiamo quantificare in 1,57 miliardi di euro. Oltre alle imprese cinesi, che si sono assicurate una grande fetta del denaro italiano, troviamo imprese sudcoreane, americane, di Hong Kong, tedesche e britanniche. Non è tutto: il 99,44% delle mascherine e altre protezioni acquistate da aziende straniere arriva proprio da Pechino. E la Meloni è una furia contro Arcuri…
MELONI STRONCA ARCURI
In un post pubblicato su Facebook, Giorgia Meloni ha bocciato totalmente l’operato del Governo: «Il Governo italiano ha assegnato 1/3 dei bandi per gestire l’emergenza ad aziende cinesi, per un importo pari a 1,57 miliardi di euro. Numeri inquietanti che certificano l’assoluta dipendenza dell’esecutivo pentapiddino dal regime di Pechino: la disgrazia nella disgrazia è dover affrontare un’emergenza sanitaria, sociale ed economica, con un governo totalmente asservito agli interessi stranieri». La leader di Fratelli d’Italia si è poi soffermata sul commissario straordinario Domenico Arcuri: «Le enormi cifre gestite da Arcuri dovevano essere messe a disposizione delle aziende italiane, sostenendo gli investimenti per la riconversione e per la produzione in casa di tutto ciò che serviva a gestire l’emergenza. Questa è la peggiore classe politica della storia repubblicana: incapace, priva di visione, asservita a interessi stranieri e animata solo dall’esigenza di fare carriera e garantirsi la poltrona!».