Nel quartiere di Whitechapel, nell’East End di Londra, la scuola pubblica elementare Kobi Nazrul si distingue da qualsiasi altro istituto del Regno Unito: tutti i suoi 243 alunni, dai tre agli undici anni, parlano una lingua diversa dall’inglese come idioma principale e i dati ufficiali del Dipartimento dell’Istruzione confermano che nessuno studente ha l’inglese come prima lingua, un dato a dir poco anomalo nel Paese, dove la media nazionale si attesta al 22,8%.
La maggioranza degli alunni proviene da famiglie bengalesi e parla correntemente la lingua madre, ma ci sono anche studenti che utilizzano urdu, hindi, albanese e, in alcuni casi, italiano e tedesco, in particolare figli di famiglie che si sono trasferite da altri Paesi europei: la scuola si trova in una strada tranquilla a pochi metri da Commercial Road e dalla East London Mosque, una delle più grandi d’Europa, in una zona storicamente caratterizzata da migrazioni e trasformazioni culturali. I genitori descrivono l’ambiente scolastico come accogliente e attento all’inclusione, con docenti impegnati a supportare un contesto linguistico e culturale eterogeneo.
Nonostante la sfida della lingua, gli alunni della scuola Kobi Nazrul partecipano regolarmente ad attività extra-curriculari e gite scolastiche: la dimensione delle classi è contenuta, e molti bambini parlano fluentemente inglese come seconda lingua, ma secondo i residenti, il quartiere sta cambiando in quanto la presenza storica bengalese è ancora forte, ma aumentano i nuovi arrivi da altri Paesi.
Whitechapel continua a essere un’area a forte densità culturale, anche se alcuni denunciano problemi legati al sovraffollamento, alla gestione dei rifiuti e alla presenza di episodi di microcriminalità, ma ad ogni modo, gli abitanti parlano anche di maggiore consapevolezza sociale e partecipazione comunitaria rispetto al passato.
Londra: la scuola pubblica senza inglese, ma con risultati superiori alla media nazionale
Pur operando in un contesto con sfide socioeconomiche evidenti, la scuola di Londra Kobi Nazrul ha ottenuto risultati scolastici che superano le medie locali e nazionali e secondo l’ultimo rapporto di Ofsted, il 76% degli studenti ha raggiunto gli standard previsti in lettura, scrittura e matematica, rispetto al 71% nella media locale e al 61% a livello nazionale: questo risultato è stato raggiunto nonostante tutti gli alunni dell’ultimo anno della primaria non abbiano l’inglese come lingua madre.
Negli anni precedenti, la scuola ha attraversato fasi problematiche: nel 2014, dopo un crollo nei risultati, è stata avviata un’ispezione d’emergenza che ha messo in luce carenze gestionali e la presenza di un governatore legato a gruppi estremisti, in seguito il Consiglio di Tower Hamlets ha confermato di aver ricevuto segnalazioni in merito a tentativi di influenzare la gestione scolastica. L’intero consiglio dei governatori è stato sostituito, così come la dirigenza e l’attuale preside Belinda King, nominata inizialmente a titolo temporaneo, ha assunto in seguito l’incarico permanente, avviando una riforma interna riconosciuta anche dall’autorità ispettiva.
Oggi la scuola, in quanto community school, riceve fondi pubblici attraverso il “Pupil Premium” destinato agli alunni con difficoltà economiche, che rappresentano circa la metà degli iscritti; il corpo studentesco include anche una percentuale superiore alla media nazionale di bambini con esigenze educative speciali, principalmente legate a linguaggio e comunicazione. L’istituto continua a operare in un territorio socialmente complesso ma rappresenta un esempio di integrazione scolastica in un’area ad alta diversità linguistica, mentre gli insegnanti continuano a lavorare per garantire che la lingua inglese, pur non essendo quella primaria, non rappresenti un ostacolo all’apprendimento o venga eccessivamente marginalizzata.