Achille Costacurta, il racconto choc della tassista che lo ha trasportato prima dell’aggressione all’agente di polizia
È un racconto a tratti incredibile quello che vede protagonista Achille Costacurta. È recente la notizia della sua aggressione ad un agente di polizia dopo un viaggio in taxi, viaggio che è stato raccontato dalla stessa tassista attraverso le pagine del La Nazione. Carla, questo il nome fittizio della tassista, ha raccontato che tutto ha avuto inizio alle 23 di martedì 18 aprile, in zona stazione centrale davanti a un ristorante, quando carica sull’auto Achille dopo una chiamata. “Lui è salito in macchina: indossava una camicia a fiori, un paio di pantaloncini e un cappello di paglia e aveva un trolley con se. Non l’ho riconosciuto, non sapevo chi fosse”, ha chiarito la donna.
Dopo poco Achille avrebbe iniziato a pronunciare frasi senza senso e ad urlare, con finestrino abbassato, a ciclisti e passanti. “Ho capito che c’era qualcosa che non andava ma ho mantenuto la calma”, ha spiegato la donna al giornale.
Achille Costacurta, la folle corsa in taxi e l’aggressione: “Era completamente fuori di se”
Invece la situazione ha iniziato a peggiorare: “Ha cominciato a dare pugni alla parte interna degli sportelli, ferendosi alle manie, e gridava. Era sempre più agitato, completamente fuori di se.” Al punto tale da togliersi le scarpe e lanciarle per strada. La tassista, scorgendo una volante in vicinanza, ha quindi deciso di dare un ultimatum al figlio di Billy Costacurta e Martina Colombari, che si è immediatamente bloccato, chiedendo scusa. Pochi minuti e tutto ricomincia, peggiorando ulteriormente.
La tassista è quasi a destinazione quando il ragazzo apre lo sportello dell’auto ancora in movimento. “Mi sono messa ad urlare. – ha allora rivelato la tassista – Lui è piombato nello spazio tra i due sedili anteriori, dandomi una botta alla spalla.” E ancora: “Ho avuto paura: abbiamo rischiato di fare un incidente in una strada piena di gente e di farci davvero male”. A quel punto la tassista si è rivolta alla polizia, lui resta in auto, si dimena, e quando gli agenti cercano di farlo scendere dall’auto, Costacurta Jr. sferra il pugno colpendo un agente sotto l’occhio. Solo una volta arrivato in stazione di polizia e ufficializzata la denuncia, la donna svela di aver saputo che il ragazzo fosse Achille Costacurta. L’agente colpito è finito in pronto soccorso e dimesso poi con una prognosi di sette giorni. Su Costacurta Jr. c’è oggi una denuncia per resistenza e violenza a pubblico ufficiale.