Achille Lauro è tra i protagonisti della puntata di Techetechetè in onda oggi, domenica 23 agosto 2020, su Raiuno. Il trapper e cantante, rivelazione di Sanremo 2020, è tra gli artisti al centro della puntata “mascherata” a cura di Vito Simone del programma di video-frammenti di successo della Rai. Una bella sorpresa per il cantautore che si ritrova inserito tra veri e propri miti dello spettacolo italiano come Paolo Villaggio, Renato Zero, Patty Pravo e tanti altri. A soli 29 anni Lauro è senza alcun dubbio tra le sorprese della musica italiana e attualmente ai vertici delle classifiche con il nuovo album 1990. In occasione del lancio del nuovo album, l’artista ha rilasciato una lunga intervista a Grazia (data 11 giugno 2020) a cui ha rivelato cosa si nasconde dietro la sua continua ricerca di sfide. “Se una cosa non si può fare, io voglio provarci. Ho scelto di osare. Ho capito che la scelta che ti spaventa di più sarà quella che ti aiuterà a crescere… Solo tu sai chi sei e chi vuoi diventare” ha detto Lauro che quest’anno dopo la fortunata partecipazione al Festival di Sanremo 2020 con “Me ne frego” ha pubblicato il libro “16 marzo L’ultima notte” accompagnato dal brano anonimo.
Achille Lauro: “la ricerca del successo per me è stata un’ossessione”
Un testo a cui Achille Lauro lavorato a lungo durante la quarantena: “tutti abbiamo delle poesie dentro di noi, la parte più difficile è riuscire a fermarle, raccogliere i pensieri. Mi capita di svegliarmi e volerli fissare. Per riuscirci uso le note del telefono. Scrivo talmente tanto che potrei già pubblicare altri dieci libri”. Non solo, il cantante ha anche raccontato cosa è per lui il successo: “la ricerca del successo per me è stata un’ossessione. L’ambizione e l’ossessione sono stati il mio motore” – precisando – “superano il talento. Conosco persone di talento che non si schiodano dalle loro realtà. Serve anche una costante di fortuna. Ho lavorato in modo ossessivo, dormendo davvero tre ore a notte. Ma è il destino poi che fa la differenza”. Non solo, Lauro ha anche precisato come una volta raggiunto il successo sia importante non fermarsi mai, ma imparare anche “a fallire e a non aver paura di riprovare ancora. Il successo è avere dubbi, rinunciare a ciò che hai per costruire castelli di sabbia. Rispettare le critiche, ma non temerle”. Sul finale poi parlando di amore e felicità ha detto: “la felicità è un momento che passa e va. Non è mai reale, è un difetto, è rincorrere qualcosa che non possiedo… Per me l’amore è qualcosa di irraggiungibile, che non è mio, che mi turba, mi rende irrequieto. Mi rende vivo essere sempre alla ricerca di qualcosa di nuovo”.