Achille Lauro, ospite oggi di Mara Venier a Domenica In, ha raccontato del suo momento d’oro professionale e del legame con la mamma Cristina.
Un anno magico, probabilmente l’ennesimo; dai primi passi a Sanremo, Achille Lauro è oggi un must della musica italiana. Le sue peculiarità artistiche hanno presto fatto breccia nel cuore degli appassionati e della critica e oggi, ospite di Mara Venier a Domenica In, si racconta passando in rassegna non solo i momenti più significativi della sua carriera ma anche alcune tracce del suo percorso di vita. Si parte da un simpatico retroscena, agli albori dell’amicizia tra il cantante e la conduttrice: “Tra poco saranno 6 anni, ti ricordi quando lanciavi le ciabatte a chi mi insultava?”, e Mara Venier non ha certo dimenticato quei momenti, “In radio? A quello me lo sono mangiato, è scappato perchè stavo per scendere… Però è vero, ho sempre preso le tue difese, come una mamma”.
Fari puntati poi sul nuovo album di Achille Lauro, ‘Comuni mortali’. “Il mio ultimo album è pieno di dediche, ci sono tante persone importanti tra cui mia mamma Cristina; è stato bello vedere come è stata recepita questa canzone. Ho visto le persone molto coinvolte, messaggi di persone che mi parlavano delle loro mamme”. Il cantante ha poi spiegato la scelta di porre una farfalla sull’occhio nell’immagine di copertina: “La farfalla ha diversi significati; la sua evoluzione nel ciclo della vita. Ho scoperto che per alcune culture rappresenta lo spirito di persone che non ci sono più che vengono a trovare i propri cari”.
Achille Lauro a Domenica In: “Mamma è stata un punto di riferimento sano…”
In occasione della Festa della Mamma, non poteva mancare un accenno da parte di Achille Lauro – sempre a Domenica In – a proposito del rapporto con la mamma, Cristina Zambon. “E’ una donna dolcissima, è l’incarnazione del bene. Varie volte ho parlato del fatto di essere stato fortunato perchè avevo un punto di riferimento sano… Ho capito subito quale fosse la mia passione; mamma si svegliava e mi trovava ancora in piedi a scrivere. Sono stato un bambino anche felice”. Il cantante, analizzando la sua crescita umana, ha poi aggiunto: “Oggi mi sento un uomo, per quanto l’essere umano può essere instabile ho trovato una mia serenità. Forse la magia di quest’ultimo anno è dovuta proprio a questo”.