Achille Lauro ha iniziato il suo tour estivo e domani farà tappa a Francavilla al Mare in provincia di Chieti, precisamente in piazza Sirena. Un nuovo concerto dopo quello che lo aveva visto protagonista il 15 scorso a Castellaneta Marina. Si fermerà poi per un mese con il ritorno il 20 luglio proprio a Latina in occasione della notte bianca. Lungo questa caldissima estate 2019 sarà poi protagonista tra Udine, Torino, Rimini, Bari, Livorno, Lucca per poi ricominciare il tour invernale nei palazzetti con tappa d’onore all’Atlantico Live di Roma il 4 ottobre. Dalla sua apparizione al Festival di Sanremo, dove aveva cantato Rolls Royce, il ragazzo ha ottenuto tanta visibilità e ora è davvero sulla bocca di tutti pronto a conquistare tutto il pubblico italiano anche se di certo non si vuole fermare qui. (agg. di Matteo Fantozzi)
SULLA CRESTA DELL’ONDA
Achille Lauro sulla cresta dell’onda: dopo il grande riscontro ottenuto al Festival di Sanremo 2019 con la sua “Rolls Royce”, il cantante romano sta proseguendo il suo tour in giro per l’Italia per presentare il nuovo album 1969. E poche ore fa è giunta un’importante notizia per tutti i fan dell’artista 29enne: in programma un concerto gratuito il prossimo 20 luglio 2019 per la notte bianca di Latina. Come spiega Latina Corriere, l’indiscrezione è trapelata a margine di una serie di incontri tenuti tra i commercianti del capoluogo pontino e l’assessore alla Cultura e al Turismo Silvio Di Francia per l’organizzazione dell’evento. «Che questa città torni a credere in se stessa», le parole dell’assessore, con Achille Lauro che si appresta dunque ad un grande show dopo l’ospitata al Core Festival Aperol Spritz di Treviso.
IL FENOMENO ACHILLE LAURO
Emerso dall’underground rap, Achille Lauro si sta dimostrando con il passare del tempo come un artista fortemente eclettico. Distante, a suo avviso, dal rap italiano, il classe 1990 ha dichiarato di essere un fan di Vasco Rossi, di Kurt Cobain, di Elvis Presley e dei Beatles, con la svolta rock ispirata Lucio Battisti e Rino Gaetano. Un fenomeno destinato a proseguire e ad evolversi dopo il successo ottenuto a Sanremo 2019: «Personalmente credo che il goal di Sanremo mi sia servito molto soprattutto per farmi conoscere da gente più grande. Quindi, per me, la cosa importante non sono stati tanto i numeri sui social e gli streaming, che appartengono ad una fascia di ascoltatori di un certo target limitato. Credo si tratti di una questione di profilo, quella di cui parliamo. Fortunatamente dopo Sanremo tutti hanno capito che non siamo solo dei rapper. In quel che facciamo c’è qualcosa di più», le sue parole in una recente intervista a Soundsblog.