Il Consiglio di Stato con una recente sentenza ha fermato le restrizioni sugli affitti brevi che al 2025 potevano essere vietati per via di alcune restrizioni imposte dai Comuni italiani. Il numero di protocollo del provvedimento è 2928 e risale appunto a quest’anno.
La sentenza in questione prevede che le regole sugli affitti brevi non possono essere equiparate alle locazioni turistiche finalizzate come attività imprenditoriale. Dunque laddove non venga svolta attività di impresa occorre distinguere le differenti restrizioni normative sulle casa vacanza.
I Comuni non possono bloccare tutti i contratti di affitti brevi 2025
La normativa vigente vieta ai Comuni, salvo specifiche leggi regionali o statali, di vietare gli affitti brevi 2025 secondo una loro discrezione. A darne conferma è il fisco che sottolinea l’assenza di un obbligo di invio della SCIA per le locazioni turistiche private e non ai fini imprenditoriali.
La sentenza prende in riferimento un immobile il cui titolare inviava la SCIA mentre il Comune di Sirmione (località in cui vi è la locazione turistica) imponeva allo stesso di presentare dei documenti aggiuntivi. Il Giudice ha negato tale documentazione così come lo prevede l’articolo 38 del Decreto Legge della Regione, con numero 27 e risalente al 2015.
Il Consiglio di Stato specifica e rimarca quanto previsto dal Giudice, in caso di affitto turistico privato è sufficiente la sola comunicazione di inizio attività (nonché il modello SCIA), senza allegare nessun altro documento.
Potere alle autorità comunali abrogato
Con il risultato dell’ultimo provvedimento del Consiglio di Stato si appura che le amministrazioni locali non hanno alcun potere nei confronti delle unità immobiliari oggetto di locazione turistica, salvo che non si verifichino dei gravi inadempimenti o ad esempio degli abusi edilizi.
Le medesime regole valgono per ogni Comune residente in Italia, che non potrà più limitare i contratti di affitto o imporre delle restrizioni come ad esempio vietare la locazione turistica in specifiche zone della città. L’unico obbligo che l’amministrazione locale deve accertarsi è la ricezione della SCIA.
I proprietari di casa che intendono offrire l’immobile come “affitto breve”, non stanno infrangendo le normative che riguardano le case vacanza, proprio perché questa tipologia di locazione non è finalizzata all’attività imprenditoriale.