Il Governo ha fatto un passo indietro sugli affitti brevi, introducendo nuovamente la possibilità di usare le keybox.
Gli affitti brevi stanno per tornare, soprattutto in vista delle vacanze estive, ormai giunte alle porte. Dopo alcune modifiche e divieti introdotti lo scorso anno, in vista dell’estate 2025 torneranno le keybox (ovvero le cassettine dove lasciare le chiavi) e vi è previsto un respingimento dell’obbligo di identificazione de visu.
Ma vediamo quali cambiamenti sono stati apportati e quali divieti precedentemente stanziati resteranno in vigore.
Affitti brevi: le variazioni apportate
Con il termine affitti brevi si fa riferimento a un contratto di locazione per l’abitazione di un immobile di una durata non superiore a un mese, che viene stipulato tra locatore e conduttore.
Attraverso questa tipologia di locazione – oltre all’utilizzo dell’immobile – può essere inclusa la biancheria, le utenze (aria condizionata e Wi-Fi) e la pulizia dell’ambiente. Sebbene questi servizi siano estremamente utili, possono incidere significativamente sull’ammontare del canone.
Come sappiamo, le piattaforme online che facilitano il contatto tra proprietari e coloro che cercano un alloggio sono molteplici, e tra quelle maggiormente utilizzate vi sono Booking e Airbnb.
Ovviamente, questi siti non facilitano soltanto la prenotazione delle case vacanza, ma anche alberghi e strutture più particolari come, ad esempio, grotte e case sull’albero.
Per ogni transazione effettuata, il proprietario va incontro a una commissione che si aggira tra il 3% e il 10% sull’ammontare complessivo della prenotazione.
Ottenimento del CIN
A partire da quest’anno, tutti gli immobili che vengono affittati per brevi periodi devono essere in possesso del CIN (Codice Identificativo Nazionale), che è stato introdotto dal Ministero del Turismo con il fine di gestire al meglio gli affitti turistici all’interno del nostro Paese.
Sebbene il codice venga rilasciato in modo automatico su richiesta dei locatori, è destinato a quegli immobili utilizzati come strutture ricettive, alberghiere ed extralberghiere e affitti brevi.
Il CIN va esposto all’interno dell’immobile; in caso contrario, il locatore andrà incontro a una sanzione fino a 8 mila euro.
Keybox
Dal mese di maggio di quest’anno, la stretta sulle keybox introdotta lo scorso anno è stata annullata. Infatti, sarà di nuovo possibile lasciare le chiavi dell’alloggio all’interno delle keybox, salvo diversi divieti disposti dal Comune in cui l’immobile è situato.
Infatti, con il divieto del loro utilizzo stanziato lo scorso anno, le strutture ricettive dovevano fare un riconoscimento visivo (de visu) dei propri ospiti e, secondo quanto riportato dal TAR, questa misura non era sufficiente per garantire l’ordine e la sicurezza pubblica.