L’anno scorso è stato, com’è noto, un anno record per il turismo nel Veneto, regione che ha confermato ancora una volta la leadership nazionale, grazie alla sua proposta artistica, enogastronomica, paesaggistica e alla diversificazione tra le diverse strutture di accoglienza.
I dati aggiornati e consolidati riferiti al 2024 evidenziano un numero di turisti superiore ai 21,7 milioni che hanno scelto il Veneto per le vacanze, per un totale di 73,5 milioni di giorni di vacanza, pari a una vacanza media di quasi 3,4 giorni per ciascun turista.
Una delle eccellenze del settore sono state le quasi 1.700 strutture agrituristiche del comparto regionale, delle quali un 70% circa offre attività di alloggio e continua a crescere, arrivando a ospitare il 2,12% del totale di turisti che hanno soggiornato in Veneto durante il 2024, cumulando il 2,1% delle giornate totali di vacanza, per una permanenza media in agriturismo pari a quasi 3 giorni.
Sono performances notevoli, anche ricordando una primavera 2024 difficile per l’agricoltura e non certo invitante nemmeno per il turismo open air, con piogge continue, campagne allagate e sbalzi termici. A questo si aggiungano altre congiunture sfavorevoli che hanno riguardato tutte le strutture ricettive, per tutte l’incremento dei costi energetici e le difficoltà di reperimento di manodopera.
Peraltro, nel comparto agrituristico i clienti hanno risposto positivamente, con una crescente destagionalizzazione degli arrivi, attratti dalle continue iniziative, attività proposte, prodotti stagionali, tradizioni che coprono l’intera annata nei territori rurali. Chi ha scelto l’agriturismo l’ha fatto prediligendo i ritmi più tranquilli, a contatto della natura, in ambienti rurali, ricercando l’accoglienza familiare agricola.
Questo ha aiutato il comparto a crescere, come avanguardia delle attività multifunzionali, sempre più significative per tutte le imprese, come laboratorio di esperienze e conoscenza diretta delle nuove esigenze della società e dei cittadini che vedono nel contatto con il mondo rurale una pausa dalle frenesie del mondo moderno.
L’ospitalità nelle diverse forme previste dalla norma agrituristica rappresenta attualmente circa il 70% delle strutture autorizzate in Veneto ed è l’attività che è cresciuta maggiormente, prossima al +50% in 10 anni. Ma l’attività agrituristica storica per il Veneto è rappresentata ancora dalla ristorazione, attraverso pasti e spuntini, che coinvolge oggi circa la metà degli agriturismi autorizzati in Veneto e che ha ormai raggiunto una sua maturità, con una crescita costante nell’ultimo decennio.
Questo grazie anche al grande impegno negli investimenti di capitale, di persone e coerenza produttiva, data anche la vigenza di una legge tra le più vincolanti a livello nazionale.
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