Doveva andare in scena una partita, invece c’è stata una guerriglia. Quella che è stata scritta allo stadio Alfonso Scalzone di Casal di Principe (Caserta) è una brutta pagina di sport. Era in programma la sfida di calcio tra Albanova e Afragolese per il campionato di Eccellenza, ma prima del match sono partiti i tafferugli tra le due tifoserie. Un tifoso dell’Afragolese è rimasto ferito poi negli scontri avvenuti nei pressi dello stadio, dove c’è stato anche un fitto lancio di fumogeni dall’una e dall’altra parte. Un ultrà è rimasto ferito ad una mano con un coltello, mentre un dirigente dell’Afragolese si è rotto il femore dopo essere stato spinto a terra. Giunto all’ospedale, gli è stata refertata appunto la frattura del femore. La partita, nonostante tutto, si è disputata regolarmente: l’Afragolese ha vinto 4 a 1 contro Albanova. Al termine della partita però i presidenti delle due società, Giuseppe Zippo e Raffaele Niutta, hanno rassegnato le dimissioni. In conferenza stampa Zippo ha spiegato che il calcio da lui immaginato «è ben diverso dallo spettacolo indegno andato in scena oggi fuori allo stadio».
ALBANOVA AFRAGOLESE, FOLLIA ULTRÀ: I PRESIDENTI SI DIMETTONO
Un pomeriggio di follia e violenza quello di oggi a Casal di Principe. La vicenda andrà chiarita, così come la dinamica che ha portato all’infortunio del direttore generale dell’Afragolese, Nicola Pennone. Stando a quanto riportato da Il Mattino, c’è chi sostiene che sia stato travolto dal fuggi fuggi generale, ma c’è una versione secondo la quale sarebbe stato investito da un’auto. La partita non era in alcun modo segnalata a rischio, infatti non c’erano restrizioni. E non ci sono neppure precedenti tra le tifoserie. Così si spiega il motivo per il quale lo spiegamento di forze dell’ordine allo stadio non sia stato imponente. Quando sono cominciati gli scontri tra gli ultras, sono stati richiesti i rinforzi. Sono poi intervenute diverse camionette antisommossa. Gli scontri sono durati poco più di dieci minuti. Il presidente dell’Albanova (dimissionario) Giuseppe Zippo: «Oggi abbiamo toccato il fondo. La partita non l’ho nemmeno vista, non mi interessava. Mi sono sentito tradito dai miei tifosi, quindi la mia avventura all’Albanova finisce qui. Anzi, chiedo espressamente di non accostare più il mio nome a quello dell’Albanova. Oggi poteva scapparci il morto».