Com'è morto Alberto Sordi? È tra i protagonisti della nuova puntata de "La scuola romana della risata", il programma guidato da Carlo Verdone
Tra i protagonisti assoluti e indiscussi della puntata di questa sera di La scuola romana della risata ci sarà anche il grandissimo e amatissimo Alberto Sordi, passato alla storia della commedia del nostro bel Paese per il suo stile irriverente e pungente, che l’ha reso uno dei più imitati mattatori del panorama televisivo: quello che farà di lui – e di tantissimi altri colleghi – la trasmissione in onda questa sera alle 21:20 su Rai 2 sarà una sorta di ritratto utile per poterlo conoscere più a fondo, a vent’anni dalla sua drammatica scomparsa che ovviamente ha lasciato un vuoto incolmabile nel cuore di tutti i fan.
Dal canto nostro, qui vorremmo ricordare a tutti i più curiosi tra voi, carissimi lettori, la figura privata e pubblica di Alberto Sordi, rispondendo alla domanda “chi è?” e recuperando tutti i suoi più importanti successi: addentrandoci in questo viaggio, ovviamente, non possiamo che partire dalle origini, ricordando che è nato nel 1920 in quel di Roma, iniziando a recitare in modo amatoriale già durante le scuole elementari; mentre già a 17 anni apparve come comparsa nel kolossal italiano “Scipione l’Africano“.
Alberto Sordi, come è morto l’attore simbolo di Roma?
La svolta per Alberto Sordi arrivò solamente dopo decine e decine di esperienze più o meno importanti tra cinema, teatro, doppiaggio, radio e televisione, tra il 1953 e il 1955, grazie alle pellicole “Lo sceicco bianco” e “I vitelloni” di Federico Fellini, con il quale firmò un vero e proprio sodalizio che l’ha consegnato agli annali dello spettacolo italiano: complessivamente, ha recitato in più di 200 film ed è ricordato soprattutto per la lunghissima parentesi comica intrapresa a partire dagli anni ’60.
Interessante da ricordare su Alberto Sordi è il fatto che – nonostante la sua frequente presenza sulle pagine di cronaca rosa e le tante frequentazioni più o meno famose, come quelle con Andreina Pagnani e Uta Franz – nel corso della sua vita non si è mai sposato e non ha avuto alcun figlio; mentre, all’età di 82 anni, il 24 febbraio del 2003, è morto dopo una lunga lotta contro una malattia che si è conclusa con delle complicazioni broncopolmonari.