Alessandra Amoroso in tour con la figlia Penelope nel pancione, le riflessioni della cantante sulla tutela nei confronti della maternità.
Alessandra Amoroso sta per diventare manna per la prima volta, il 12 agosto spegnerà 39 candeline e la nascita della piccola Penelope Maria è prevista per settembre 2025. Da poco l’amatissima cantante ha iniziato il suo nuovo tour ‘Io non sarei’ in ‘due’ e sul palco mostra come sempre una grinta incredibile mentre canta e balla a detta sua come una “matta scoppiata”. Sul palco delle Terme di Caracalla ha fatto sapere che per lei era una serata davvero speciale, si riferiva al fatto che sta vivendo emozioni molto forti per via della dolce attesa.
Intervistata da Leggo si è soffermata sulla gravidanza dicendo che la maternità dovrebbe essere maggiormente sostenuta dalla società, dalle istituzioni e dalla politica. Lei è consapevole del fatto di essere una privilegiata, a differenza di molte donne che sono costrette a rinunciare a diventare madri per non perdere il loro lavoro oppure ad affrontare la maternità con grande difficoltà nel tentativo di riuscire a conciliare lavoro, maternità, famiglia e passione.
Le riflessioni di Alessandra Amoroso sulla maternità, cosa pensa la cantante
La cantante, diventata famosa in passato grazie ad Amici di Maria De Filippi, pensa che le donne non siano totalmente tutelate nell’importante scelta che riguarda la maternità. Pensa che spesso viene avvertita come un rischio. Durante l’intervista ha tirato in ballo anche Giorgia Meloni sottolineando che spesso ci ha tenuto a precisare che è una donna e una madre.
Al capo del Governo vorrebbe dire che è una cosa davvero frustrante il fatto che mettere al mondo un figlio possa rappresentare anche un allarme per le donne. Intanto, in attesa di diventare madre per la prima volta, Alessandra Amoroso si dedica con grande passione al suo nuovo tour. Ha scritto anche un brano, in merito a ciò ha fatto sapere che in passato vedeva la scrittura lontana da lei ma si è resa conto che le piace cantare quello che vive invece di interpretare solo le emozioni degli altri.