Alessandro Borghese si racconta a tutto tondo sul Resto del Carlino: dalla cucina alla tv, passando per la moglie Wilma Oliviero e per i tre figli
È un Alessandro Borghese (quasi) inedito quello che si racconta sulle pagine del Resto del Carlino, ricordando l’inizio della sua passione culinaria e l’avvio – quasi casuale – della carriera televisiva, ma anche entrando nel merito del suo matrimonio – altrettanto casuale – con Wilma Oliviero dal quale sono nate due bambine, Arizona e Alexandra, che oggi hanno 13 e 9 anni; ma senza dimenticare di citare neppure quel terzo (o meglio, primo) figlio riconosciuto dallo stesso Alessandro Borghese molti anni dopo la sua nascita ma – forse purtroppo – mai conosciuto di persona.
Partendo proprio da qui, Alessandro Borghese precisa di non aver mai fatto “segreto” del figlio 19enne, raccontando che seppe di “essere padre molto tempo dopo la nascita” e di averlo fin da subito “riconosciuto” e sostenuto dal punto di vista economica; salvo tuttavia precisare che in questi 19 anni “non ho avuto modo di conoscerlo” se non attraverso le sue foto “su internet”, per via di alcune “dinamiche un po’ particolari” sulle quali preferisce sorvolare.
Delle altre due figlie – invece – Alessandro Borghese confessa di essere “gelosissimo” e di essersi trovato più volte a darsi “pizzicotti per stare zitto” ed evitare di metter loro i bastoni tra le ruote; mentre sulla moglie Wilma Oliviero racconta innanzitutto di averla conosciuta “per un’intervista” e di aver iniziato con lei la prima vera storia d’amore della sua vita: “Dopo 6 mesi – racconta – l’ho sposata” ma sulla proposta racconta che fu una sorta di malinteso perché si trovavano a bordo di un aereo al centro di violente turbolenze e lui disse “spostiamoci”, ma lei capì “sposiamoci. Non ho voluto deluderla e l’ho sposata davvero”.
Alessandro Borghese: “La passione per la cucina me l’ha trasmessa papà, ma non ho avuto maestri blasonati”
Al di là della sua vita privata ed amorosa, Alessandro Borghese racconta anche che la sua passione per la cucina fu legata “a mio padre napoletano” che lo iniziò alla cucina e fu – assieme ovviamente alla madre – il suo primo “sponsor”; mentre in questi lunghi anni di cucina confessa di non aver mai “avuto maestri blasonati” o esperienze reali nelle “grandi cucine stellate”, rivendicando di essere un vero e proprio “self-made man” con “mille esperienze in molti piccoli ristoranti”.
La svolta culinaria per Alessandro Borghese arrivò con un’esperienza di tre anni su di una nave da crociera che fu “la mia università galleggiante gastronomica“, abbandonata solamente nel 1994 quando si trovò “sull’Achille lauro al largo della Somalia”; mentre la vita televisiva – racconta ancora – iniziò grazie alla madre che lo presentò ad una sua amica che stava “facendo dei provini”, rivendicando di essere stato protagonista del “primo canale tematico dedicato alla cucina” prima di approdare a Real Time.