Il mondo della tv, a oggi, pullula di storie e trame che risultano più o meno coinvolgenti per gli appassionati; entrare di diritto nei capolavori del piccolo schermo nel merito dei progetti seriali è tutt’altro che un’impresa agevole. Un obiettivo ampliamento conquistato da ‘Un professore’, fiction con protagonista Alessandro Gassmann nei panni di Dante Balestra che pare essere prossima ed esordire con l’attesissima terza stagione. Eppure, a dispetto del successo in termini di share e di seguito da parte degli appassionati, c’è un ombra che sembra aleggiare su futuro di Un Professore 3.
Alessandro Gassmann lascia Un Professore 3? Sembrerà una domanda fuori luogo trattandosi di colui che ha portato al successo il protagonista, Dante Balestra. E’ il fulcro della narrazione, il perno su cui poggia l’intera trama e lo dimostra il fatto che il pubblico ormai abbia quasi perso la capacità di identificare l’attore nella quotidianità come separato dal personaggio che interpreta. Come racconta L’Architetto, Alessandro Gassmann sarebbe quasi assillato dai riferimenti del pubblico al personaggio piuttosto che alla sua reale identità.
Alessandro Gassmann o Dante Balestra; il protagonista ingombrante ‘minaccia’ Un Professore 3?
“Non faccio il filosofo”, sarebbe costretto a rispondere così, racconta il portale – chiaramente con garbo e anche un pizzico di simpatia – Alessandro Gassmann incalzato dai fan de Un Professore 3 che lo scambiano puntualmente per il personaggio che interpreta, Dante Balestra. Il tema è dunque questo: un dualismo tra interprete e interpretato dove è il secondo ad avere il sopravvento e che potrebbe, a lungo andare, risultare pesante per un attore che da sempre aspira a vivere una molteplicità di progetti. Il rischio di restare imbrigliato in un’immagine – ad esempio, come piacevolmente accaduto a Terence Hill che è per tutti Don Matteo – potrebbe portare Alessandro Gassmann a prendere una strada diversa.

Ma quindi, Alessandro Gassmann lascia Un Professore 3? A oggi pare che le riprese del terzo capitolo siano già in corso e dunque il peggio è scongiurato. La domanda è lecita unicamente in proiezione futura, come riflessione generale e non come possibilità concreta che l’attore starebbe vagliando o considerando. Il tema della serialità dei progetti che talvolta possono risultare alienanti a lungo termine è spesso trattato anche da colleghi e addetti ai lavoro; certo, non è detto che debba necessariamente intaccare anche i propositi di Alessandro Gassmann.