Alessia Pifferi verso l’avvio del processo d’appello, slittato dal 6 al 10 febbraio prossimo. Lunedì si terrà la prima udienza e la difesa punta a farle ottenere una nuova perizia psichiatrica (dopo quella che l’ha dichiarata capace di intendere e volere). Secondo il suo avvocato, Alessia Pontenani, la 38enne non sta bene e lo dimostra il fatto che ha lasciato morire di stenti la figlia Diana, di appena 18 mesi, preferendo star fuori casa una settimana con il compagno.
“È necessario capire cos’ha in testa“, insiste il legale della donna già condannata all’ergastolo in primo grado per l’omicidio della sua bambina. Ancora oggi, Alessia Pifferi non avrebbe colto la gravità delle sue condotte e, secondo la difesa, si sarebbe allontanata dalla sua abitazione, come già fatto in passato e in più occasioni, convinta che non sarebbe successo nulla alla bimba. La parola ora passa alla Corte d’Assise d’appello.
Alessia Pifferi si sposa: l’avvocato Pontenani testimone di nozze
Nel frattempo, è stato proprio il legale Pontenani a confermare l’intenzione di convolare a nozze della sua assistita. La “dolce metà” di Alessia Pifferi, però, non è l’ignoto mittente della delirante proposta di matrimonio recapitatale in carcere lo scorso 24 agosto, bensì una compagna di cella. “Pare che sia nata una relazione e che vogliano sposarsi, io farò da testimone. Me lo ha chiesto lei“, ha commentato l’avvocato.
Sembra che durante la detenzione Alessia Pifferi abbia coltivato un legame sentimentale profondo con la concellina e che il “sì”, con rito civile, sia più vicino di quanto si possa immaginare. Secondo alcune indiscrezioni, la data scelta per celebrare il matrimonio di Alessia Pifferi sarebbe il 14 febbraio, giorno di San Valentino. “Evidentemente ha trovato una persona che le vuole bene”, ha concluso il suo difensore. Quanto di tutto questo si avvererà, non è ancora dato saperlo.