Alex Belli e L’Isola dei Famosi 2024: “Non mi piace che hanno inserito Daniele…“
Alex Belli, in un’intervista rilasciata a Casa SDL su Instagram, ha commentato queste prime puntate dell’Isola dei Famosi 2024, dalla novità alla conduzione ai casi più controversi degli ultimi giorni. L’attore, che partecipò come naufrago al reality honduregno nel 2015, ha inizialmente spiegato qual è a suo dire la cosa più bella di questa nuova edizione: “Il bello è che c’è stato un bel refresh, a me Vladi piace perché si sottrae, è perfetta e, avendola vissuta, sa le sofferenze che gli isolani provano e subiscono“.
Dopo i complimenti alla conduttrice Vladimir Luxuria, Belli rivela a seguire la cosa più brutta a suo giudizio di questa edizione: “La cosa che non mi piace è che hanno inserito un personaggio che fa il bastian contrario, e mi riferisco a Daniele. A me piace come dialettica ma mi sembra quasi che sia stato messo per fare apposta il bastian contrario a Joe Bastianich, che tende a sottrarsi“. In riferimento ai recenti attriti tra Daniele e Joe sull’Isola, l’attore plaude lo chef tv: “Ne hanno messo dentro uno che lo punzecchia, ma lui è molto bravo e non si fa punzecchiare“.
Alex Belli e il caso Francesco Benigno: “Si sapeva…“
Alex Belli, nel corso dell’intervista, ha anche commentato il caso più spinoso di questo inizio di Isola dei Famosi 2024: l’espulsione di Francesco Benigno, con annessa polemica da parte dell’attore contro la produzione. Belli ha ammesso che il problema è legato ai casting, che non avrebbero dovuto selezionarlo: “Il caso Benigno è il classico caso di quando si fa un casting sapendo il personaggio. Un conto è che prendi uno sconosciuto che non conosciamo, ma quando sai che c’è una persona che è portata a non avere il controllo, togli la possibilità a qualcun altro di fare l’Isola“.
L’ex gieffino sottolinea quanto siano importanti le selezioni ai casting anche in prospettiva di personaggi che, a reality in corso, potrebbero rivelarsi controversi e polemici: “Soprattutto in un programma come quello, o hai un self control pazzesco e devi fare un cast su cui puoi mettere una pietra tombale sopra, perché non puoi rischiare di prendere una persona che dopo una settimana parte di brocca. E lo sai: sono venti autori, uno psicologo…“. Poi, ribadisce il concetto: “Quello che non mi piace dell’Isola è il pensiero autoriale che dice: ‘Mettiamo questo perché così ci crea dinamica’. Però è sbagliato“.