L'ex moglie di Alex Britti, Nicole Pravadelli, è finita nei guai per aver spiato l'ex compagno illecitamente: cosa è emerso
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Nicole Pravadelli, ex moglie del cantante e musicista Alex Britti, avrebbe fatto spiare lo stesso artista. Lo scrive stamane il Corriere della Sera nella sua edizione online, precisando che la donna avrebbe utilizzato un dispositivo ad hoc per trovare delle prove che potessero permetterle di ottenere la custodia esclusiva del figlio che hanno in comune.
La vicenda è tutt’altro che da ridere, fa chiaramente capire il quotidiano di via Solferino, visto che Nicole Pravadelli sarebbe finita a processo proprio per questa intromissione illecita, denunciata molto probabilmente dallo stesso ex compagno. Il 56enne cantautore, oggi felicemente fidanzato con un’altra donna, sarebbe stato spiato a maggio del 2022 e, per portare a termine il suo piano — per certi versi diabolico — l’ex compagna avrebbe utilizzato un semplice strumento: quello impiegato per controllare a distanza i neonati che dormono in culla.
NICOLE PRAVADELLI, EX ALEX BRITTI: COME LO SPIAVA
Si tratta di una doppia ricetrasmittente, simile a un walkie-talkie, che permette di intervenire qualora si senta il bimbo piangere. Esistono anche versioni dotate di telecamera che permettono di inquadrare il neonato mentre dorme, ed è proprio questo il tipo di dispositivo che sarebbe stato usato dall’ex di Alex Britti. La donna avrebbe così registrato suoni e video, sfruttando il collegamento a Internet del marchingegno, comandabile da remoto tramite un’applicazione sul proprio smartphone.
Secondo il Corriere della Sera, Nicole Pravadelli avrebbe voluto raccogliere prove da usare nel processo civile in corso, durante il quale il giudice dovrà decidere a chi affidare in maniera esclusiva il figlio, un bambino di soli 8 anni. Lo smascheramento della relazione tra il cantautore e la sua nuova compagna avrebbe forse potuto permettere all’ex di ottenere una sentenza favorevole, convincendo il giudice.
NICOLE PRAVADELLI, EX ALEX BRITTI: COSA E’ SUCCESSO
Tuttavia, quando i legali della donna hanno depositato tale materiale, il giudice si è subito insospettito, notando — come scrive il quotidiano — “l’origine sospetta” di audio e video, e ha quindi coinvolto la procura. A quel punto è intervenuta la decisione del pubblico ministero, Caterina Sgrò, che ha ritenuto l’ex di Alex Britti colpevole del reato di interferenza illecita nella vita privata: di conseguenza, dovrà affrontare un processo.
La storia tra Alex Britti e Nicole Pravadelli è stata un rapporto d’amore e poi di conflitto, come purtroppo accade in molti altri casi. Nel 2017 è nato il loro bambino e i due avevano acquistato questo semplice dispositivo per monitorare il piccolo mentre dormiva. Due anni dopo si sono lasciati, non riuscendo a conciliare le rispettive vite, anche perché lei aveva molti interessi a Milano, mentre lui viveva a Roma. Da allora, il bambino ha iniziato un continuo spostamento tra le due città, e i genitori si sono rivolti a un giudice affinché stabilisse cosa fosse meglio per lui e dove dovesse vivere. Dopo la scoperta della “telecamera”, come deciderà il giudice?
